Un film realizzato dai ragazzi della Sanità e dedicato a Genny Cesarano

ragazzi sanitaGenny, un ragazzo del rione Sanità di Napoli riceve la visita di Alexia e Edward, due suoi cugini emigrati tanti anni prima in America, a New York. La cugina è molto bella, elegante e subito entusiasta della città; il cugino invece è molto scettico e presuntuoso.

In ogni caso Genny è molto preoccupato di sfigurare: cosa può offrire il rione Sanità a due newyorkesi? I ragazzi decidono quindi di mostrare ai cugini con tanti piccoli imbrogli una Sanità che non c’è, un quartiere a misura di ragazzi, ma dietro la finzione emergerà un rione pieno di umanità e di speranze.

Questo il filo del racconto su cui si snoda “I cugini americani”, il cortometraggio scritto, diretto e realizzato da 20 studenti dell’Isabella d’Este Caracciolo, l’istituto professionale nel cuore del rione Sanità. Qui, nella scuola che frequentava Genny Cesarano, il ragazzo vittima innocente della camorra, quelli che erano i suoi compagni di classe hanno scoperto il mondo del cinema e avuto la possibilità di raccontare loro stessi, il loro quartiere, i loro sogni. Venti i ragazzi e le ragazze che sono stati coinvolti nel progetto, assistiti da tre tutor professionisti nel settore della produzione audiovisive. “I momenti più belli – racconta Salvatore Buoncore, 18 anni, uno degli studenti-attori – sono stati quelli delle riunioni per scrivere il film, lo stare insieme per un obiettivo comune. E’ stato difficile ma anche un’esperienza indimenticabile. Come pure lo è stato il coinvolgimento del quartiere: appena vedevano la telecamera nei vicoli tutti si avvicinavano, chiedevano e a poco a poco tutto il quartiere è stato coinvolto nel progetto”.

La proiezione de “I cugini americani” alla Isabella d’Este Caracciolo (che si è tenuta oggi, venerdì 16 dicembre) è una delle tappe del tour finale del progetto “Io sono qui”, promosso dall’Autorità Garante dell’infanzia e adolescenza e finanziato con fondi europei. Il film si affianca ad altri sette corti, tutti realizzati nei quartieri difficili di otto città delle regioni del Sud Obiettivo Convergenza: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. In totale 200 ragazzi hanno scritto, diretto, interpretato, ripreso otto film, documentari o docufiction, raccontando la loro vita, il loro quartiere e il concetto di legalità, seguiti da tutor professionali, dai professori dell’istituto tra cui Alessandra Errico e Paolo Fratello, che li hanno aiutati a diventare prima di tutto un team capace di lavorare insieme. I risultati finali del progetto saranno presentati sabato 17 dicembre alle ore 9.30 al Teatro dei Piccoli della Mostra d’Oltremare di Napoli in un grande evento a cui parteciperà una rappresentanza degli alunni delle otto città coinvolti nel progetto: Napoli, Palermo, Bari, Taranto, Capua, Gioia Tauro, Cosenza, Catania.

Con loro Matteo Piantedosi, prefetto e vicecapo della Polizia di Stato; Filomena Albano, autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza; Lucia Fortini, assessore all’istruzione della Regione Campania; Alessandra Clemente - Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli; Domenico Tuccillo – Presidente ANCI Campania; Claudio Gubitosi - Direttore Giffoni Experience; Angela Orabona - Responsabile Polo Qualità di Napoli – MIUR; Giuseppe Desideri - Presidente Associazione Italiana Maestri Cattolici – AIMC; Stefania Suma - Associazione Culturale VisiOnAir; Don Antonio Loffredo - Parroco Basilica di S. Maria della Sanità - Fondazione San Gennaro; Padre Alex Zanotelli – Parroco Rione Sanità; Antonio Noto – Direttore generale Istituto Demoscopico IPR Marketing. La conversazione sarà moderata dal giornalista di Sky Paolo Chiariello. 

SDA