Politiche sociali: il Comune di Napoli le azzera nel bilancio di previsione

Sergio D'Angelo (Gesco): «A settembre torneremo in piazza per protestare contro una manovra iniqua che cancella i diritti dei disabili e dei bambini» 

sergio d angeloIl gruppo di imprese sociali Gesco e il suo presidente Sergio D'Angelo annunciano il ritorno in piazza per manifestare contro i tagli alla spesa sociale del Comune di Napoli.

Spiega D'Angelo: «Dopo quasi 40 ore di dibattito, il consiglio comunale di Napoli nella notte tra il 5 e il 6 Agosto 2016 ha approvato il bilancio di previsione 2016/2018. Una manovra di 475 milioni, con uno sguardo fino al 2022, che prevede: 67 milioni per il rinnovo dell'illuminazione pubblica, risorse immediate per i lavori alla funicolare centrale, 193 milioni per i nuovi treni della linea 1 ed interventi per l'edilizia scolastica e per lo stadio». 

«L'assessore al Bilancio - prosegue D'Angelo - sostiene che sono stati garantiti tutti i servizi del 2015 e non sa evidentemente che mancano le risorse per l'assistenza domiciliare a persone anziane e persone con disabilità, che non ci sono risorse per le case di riposo, che non è stato previsto il cofinanziamento per la spesa socio sanitaria, che sono state tagliate le risorse per le misure di sostegno ai bambini e agli adolescenti e per l'assistenza scolastica dei ragazzi con disabilità. Non stiamo parlando di mancati finanziamenti a questa o quella organizzazione del terzo settore ma di una manovra che penalizza tutto il mondo sociale, che provocherà la perdita di centinaia di posti di lavoro e, soprattutto, che azzera i diritti delle persone più fragili. Temo che nemmeno i 67 milioni di euro stanziati per rinnovare l'illuminazione pubblica possano garantire una vita più serena e luminosa ai napoletani. Per questo non possiamo restare indifferenti: a settembre torneremo a manifestare per un welfare più giusto. È inevitabile».