Povertà in Italia: i minori sono i soggetti più colpiti

Il 19% vive in condizioni di povertà assoluta e il 14,7% in condizioni di povertà relativa

minoriL’ ISTAT e l'ufficio studi Assennato&Associati, durante il Primo Forum sul Diritto Accessibile del 4 luglio scorso, organizzato presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, hanno lanciato un dato allarmante: in Italia i minori sono i soggetti più colpiti dalla povertà, il 19 % vive in condizioni di povertà assoluta e il 14,7% in condizioni di povertà relativa

Durante la giornata, i numerosi esperti coinvolti hanno presentato documenti di analisi e proposte per contrastare i fenomeni del non lavoro, della povertà e del disagio in Italia, ai rappresentanti politici, economici e sindacali che hanno aderito all’iniziativa.

Presenti anche Franca Biondelli, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Ileana Argentin, parlamentare della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che hanno esortato i presenti a costituirsi come un vero e proprio serbatoio di idee, analisi e proposte per supportare il legislatore nella scrittura di leggi più semplici ed efficaci contro questi fenomeni.Tra le numerose proposte presentate, l‘Ufficio Studi Assennato&Associati ha suggerito il ripensamento dei circuiti di reintegrazione sociale che non dovrebbero più basarsi su logiche individuali e assistenzialistiche di servizi a sportello, ma secondo logiche comunitarie e di rete, dove sia il terzo settore che l’impresa possono essere soggetti attivi di inclusione sociale per riattivare le capacità degli emarginati di produrre valore sociale ed economico.Ad aprire il lavori della giornata l’Avv. Silvia Assennato. “Il nostro deve essere un costante lavoro mirato a rimuovere le barriere all’accesso ai diritti, siano esse barriere giuridiche, architettoniche, economiche o culturali, per contribuire a creare una società più semplice, fruibile e comprensibile: una società inclusiva. Per fare questo abbiamo ritenuto necessario coinvolgere diversi attori della vita pubblica: dalla sfera politica e istituzionale a quella economica, dal terzo settore al mondo accademico.”E ancora. “L’ambizione è alta. Vogliamo provare oggi a gettare le basi per interventi di natura legislativa necessari al compimento di un diritto pienamente accessibile. Accessibile perché la norma deve essere semplice e immediatamente comprensibile e sempre più deve nascere dal basso; accessibile perché chiunque vi deve poter accedere; accessibile perché deve essere in grado di incidere proprio su quelle persone che non hanno accesso a diritti spesso fondamentali”.

SDA