XII edizione del Premio Giancarlo Siani

"Fatti di Camorra – Dagli scritti giornalistici”: 86 articoli di Siani

Fatti di CamorraNell'ambito della XII edizione del Premio Giancarlo Siani, che si terrà mercoledì 23 settembre dalle 11.00 alle 13.00 nella sede de Il Mattino (sala riunioni), il premio Siani 2015 verrà conferito a "Fatti di Camorra – Dagli scritti giornalistici” di Giancarlo Siani (Iod Edizioni, 2015), prodotto e promosso dall'associazione culturale Giancarlo Siani presieduta da Adriana Maestro.

"Fatti di Camorra – Dagli scritti giornalistici" è pensato per essere un agile strumento di approccio all'eredità giornalistica di Giancarlo Siani, destinato soprattutto ai giovani, alle platee studentesche e ai loro insegnanti. Il volume raccoglie 86 articoli di Giancarlo Siani, organizzati per aree tematiche: droga, malaffare edilizio, le strutture interne della camorra, indagate nelle relazioni tra i clan e in quelle tra questi e lo Stato, il cui svelamento acuto e implacabile è costato la vita del giovane cronista de Il Mattino. Il volume si avvale di una prefazione inedita di Roberto Saviano.
"Rileggere oggi gli articoli di Giancarlo Siani- spiega Adriana Maestro, presiedente dell'associazione Giancarlo Siani nella prefazione di "Fatti di Camorra"-, ucciso trent’anni fa per mano di camorra, sortisce uno strano effetto. L’immagine che se ne ricava è quella di una Napoli e di un hinterland violenti, preda di clan, di malaffare, di delinquenza comune e criminalità organizzata, di connivenze tra politica e camorra. Una città, una regione messe ulteriormente in ginocchio dal terremoto e dalle vicende della ricostruzione. Giancarlo Siani racconta questa Napoli con gli occhi del cronista attento alla realtà sociale, con gli occhi di un giovane “impegnato” che non guarda solo ai fenomeni camorristici ma anche a tutto ciò che si muove nel mondo del lavoro, delle fabbriche, dei sindacati, della realtà giovanile. Attraverso la sua cronaca si riescono a seguire i mutamenti che in quegli anni trasformano il territorio: tra i più significativi e gravidi di conseguenze, il processo di deindustrializzazione che investe la Campania e il Mezzogiorno. Attraverso il racconto di scippi, di serrate, di scioperi, di uccisioni di camorra, di incontri sindacali, di intrecci tra malaffare e politica, di affari di droga, di giovani che scendono in piazza, ricostruiamo la realtà di quegli anni, per tanti versi vicina a quella di oggi, ma per tanti aspetti anche lontana. Una realtà forse più scopertamente violenta, più cruda, con connivenze esplicite e provocatorie nella loro evidenza pubblica, ma anche con conflitti più visibili, con le parti in gioco più chiaramente definite, a partire dagli schieramenti politici. Il giovane cronista racconta tutto ciò e si sente che lo racconta con lo spirito di chi contro quella realtà vuole combattere e crede fortemente nella possibilità del cambiamento".