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L’empatia è la capacità di sviluppare la percezione del sentire altrui, una capacità presente nell’uomo a partire dal primo anno di età. Sentire dell’altro la felicità e il dolore, la tristezza e l’entusiasmo non è dunque un dono, ma qualcosa che è possibile sviluppare, migliorare, perfezionare.
Con queste premesse nasce a Londra l’Empathy Museum, un luogo dove chi entra inizia un percorso che lo aiuti a sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del prossimo, a vestirne i panni e dunque spogliandosi di un innato egocentrismo. L’inaugurazione è in calendario per il 4 settembre, in occasione del Totally Thames Festival, la manifestazione settembrina che elebra il fiume inglese e le sue sponde con una serie di performance, momenti musicali, artistici e di intrattenimento ludico. A Mile in My Shoes è il titolo della performance ideata per il Museo dell’Empatia che prevede che ogni partecipanti calzi scarpe di uno sconosciuto e ne ascolti la storia, in cuffia, camminando lungo il fiume. L’esperimento verrà ripetuto in giro per il mondo così che il percorrere almeno tre lune nelle scarpe di un altro al fine di comprenderlo (così come suggerisce un antico proverbio indiano) sia pratica sempre più diffusa. L’empatia, che uno studio recente dimostra essere in vertiginoso calo negli ultimi anni, non è solo un sentimento, ma un’opportunità per cambiare il mondo a piccoli passi (appunto) uno strumento per sentire l’altro e imparare meglio a conoscere anche se stessi.