La Commissione Sanità del Senato ha approvato definitivamente la legge sull’autismo "Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie".
Approvato dalla 12ª Commissione permanente (Igiene e sanità) del Senato della Repubblica il 18 marzo 2015 in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge nn. 344, 359, 1009 e 1073, modificato dalla Camera dei deputati il 7 luglio 2015, e trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 9 luglio 2015, assegnato alla 12ª Commissione permanente (Igiene e sanità) in sede deliberante il 14 luglio 2015. Si tratta della prima legge nazionale sull'autismo.
Il punto nodale della legge non è solo la cura, ma anche l'inserimento nella società delle persone che rientrano nello spettro autistico. Una novità importante riguarda l’inserimento nei Lea-livelli essenziali di assistenza (le prestazioni e i servizi che la Sanità è tenuta a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o col pagamento di una quota di partecipazione) dei trattamenti per l’autismo, garantendo uniformità di trattamento nelle varie Regioni. I Lea contengono misure che definiscono servizi sia in ambito domiciliare che ambulatoriale, l'individuazione precoce del disturbo, un programma terapeutico riabilitativo personalizzato, un training della famiglia, fino alla collaborazione con le scuole. È previsto l'aggiornamento triennale delle Linee di indirizzo per prevenzione, diagnosi e cura, estendendole non solo alla vita del bambino autistico ma anche all'adolescente e adulto. La nuova legge impegna il Ministero della Salute a promuovere ricerca sull'autismo, di tipo biologico e genetico, ma anche di tipo riabilitativo e sociale. Non sono però stati disposti fondi ad hoc: i finanziamenti arriveranno dal Fondo sanitario nazionale e le Regioni dovranno provvedere in merito.
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