Bambini Senza Sbarre. Un servizio di supporto alle famiglie divise dal carcere

famiglie carceriUna realtà che si muove su tutto il territorio nazionale per sottrarre i più piccoli da una ingiusta punizione “indiretta” è la Onlus Bambinisenzasbarre che lavora per il diritto al legame familiare.

Si stima che in Italia ogni anno centomila minori hanno un genitore detenuto. Un fenomeno spesso associato all'abbandono scolastico, al disagio sociale, all'illegalità, e che pesa sullo sviluppo emotivo dei bambini.  “Senza un’adeguata tutela della relazione con il genitore il 30% dei figli di detenuti sia a rischio di diventare detenuto a sua volta. – dichiara l’associazione - Tutti i bambini e le bambine hanno diritto di coltivare i rapporti con la propria famiglia, anche se uno dei genitori si trova in carcere”. La Onlus Bambinisenzasbarre opera nelle carceri dal 2002 per tutelare il diritto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia al mantenimento del rapporto con i genitori detenuti, attraverso la creazione di progetti che creano occasioni di incontro positive, attraverso percorsi all’interno e fuori dalle mura carcerarie. L’associazione è parte della Rete europea per i figli dei genitori detenuti, e di Relais Italia, rete di collegamento a livello nazionale di interventi, servizi e ricerca a sostegno della genitorialità in detenzione.

Gli spazi gialli 

Fra i progetti di “Bambini senza sbarre” ci sono gli “Spazi Gialli”, luoghi dedicati ai minori che vanno a trovare il genitore detenuto. Ad ora sono presenti in vari istituti di Lombardia, Piemonte, Toscana, Liguria, Campania, Puglia e Sicilia. A Napoli, presso l’Istituto penitenziario di Secondigliano, è stato aperto il primo Spazio Giallo del Sud Italia: un luogo accogliente e “a misura di bambino”,  in cui attendere la mamma o il papà insieme ad operatori formati, e dove possono giocare, disegnare ed esprimersi senza paure. Gli operatori accompagnano le famiglie nell’esperienza della detenzione ed aiutano a processare le sensazioni legate al momento difficile che stanno vivendo, rompendo i tabù sul carcere spesso presenti nel mondo “libero”.

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I servizi di consulenza

Oltre agli Spai Gialli, la Onlus offre consulenze psicopedagogiche per i genitori. Un’occasione importante di confronto, in sedute singole o esperienze di gruppo, che avvicina i genitori ai figli. Fra le iniziative nate durante questi incontri c’è  “La partita con papà”, iniziativa che si ripete ogni anno dal 2015: un momento di sport e di spensieratezza che mette insieme geneituori detenuti e figli.

Il telefono Giallo
Fra le iniziative che ultimamente ha riscosso è  stata “Telefono giallo”, un servizio telefonico di supporto, supporto e informazione. “L’insorgenza del Covid-19 ha inciso duramente sulle relazioni e sui contatti umani delle persone detenute – Spiega l’associazione -  In questo periodo, Bambinisenzasbarre ha potenziato il servizio di supporto telefonico “Telefono giallo”. Uno strumento di ascolto, supporto psicologico e risposte specialistiche a domande difficili: “Come aiuto mio figlio a trascorrere questo lungo periodo di separazione dal genitore detenuto? Come dico a mio figlio che non può vedere il genitore detenuto per un tempo indefinito?”.

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Info utili:

https://www.bambinisenzasbarre.org/

Telefono Giallo – 3929581328 (attivo dalle 10 alle 18, dal lunedì al venerdì)

Email: telefono giallo@bambinisenzasbarre.org

Chiara Reale