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venerdì 19 Aprile 2024




Legalità e impegno civico in memoria di Ciro Colonna

Ponticelli Mary Colonna MarinoSantaRosa 31mag21Vittima innocente della camorra, Ciro Colonna rivive grazie alla sorella Mary che questa mattina ha parlato di legalità ai giovani studenti di Ponticelli, quartiere della zona orientale di Napoli.

 L’incontro è stato organizzato dall’istituto comprensivo 70 Marino Santa Rosa dove Mary Colonna ha incontrato gli allievi delle quinte elementari e delle scuola media, ai quali ha raccontato la storia del fratello, 19enne di Ponticelli ferito a morte il 7 giugno 2016 in un agguato criminale nel «lotto O», rione nel quale si trova un plesso dell’istituto comprensivo dove ha studiato anche Ciro.

Condividendo la sua testimonianza come famigliare di una vittima innocente della criminalità organizzata, la giovane ha sensibilizzato gli studenti a scegliere la strada della legalità e della non violenza. Ha poi spiegato l’impegno portato avanti insieme ai suoi genitori e agli attivisti di Libera, dopo l’omicidio,  per non dimenticare Ciro e per il riscatto del quartiere e dei cittadini perbene.

L’evento si è svolto nell’ambito del progetto “Scuola Viva”, finanziato dalla Regione Campania, ed è stato organizzato in collaborazione con il Presidio Libera Ponticelli e l’associazione “Lotto Infinito”. Si tratta di una iniziativa che rientra nel percorso “Incontri e seminari” che ha l’obiettivo di educare alla legalità portato avanti dalle docenti Anna Cafiero e Alessandra Pascucci dell’istituto comprensivo di Napoli Est. È stata l’occasione per coinvolgere gli studenti anche per l’iniziativa in programma il 7 giugno prossimo, anniversario della morte di Ciro, nell’area sportiva a lui dedicata in via dei Mosaici.

“Le scuole – spiega Nino Marchesano, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo 70 Marino Santa Rosa -  costituiscono un importante presidio della legalità. Soprattutto in questo ultimo periodo, in cui Ponticelli ha vissuto momenti drammatici a causa dell’esplosione di ordigni esplosivi che non hanno fatto vittime ma hanno generato nei ragazzi un sentimento ambivalente, sospeso tra rassegnazione e rabbia. Occorre disinnescare le bombe sociali e favorire l’inclusione e la cittadinanza attiva”.

“Il nostro Istituto - aggiunge la professoressa Libera Sannino, vicepreside dell’istituto - percepisce come fondamentale il confronto e il legame con il territorio: i nostri studenti riportano a scuola il loro vissuto e dalla scuola devono riportare all’esterno, nelle famiglie e nel quartiere, gli insegnamenti che in essa ascoltano e ci auguriamo facciano propri e li rendano cittadini consapevoli”.

“Siamo stati veramente contenti di aver ospitato Mary Colonna – dice Francesca de Luca, docente dell’istituto - e di essere riusciti ad organizzare questo incontro nonostante tutte le restrizioni che la pandemia ci impone. La gioia più grande è aver potuto ricordare il nostro ex alunno Ciro nel luogo che lo ha visto giovane e spensierato studente e non aver fatto passare inosservato, come purtroppo lo scorso anno, causa lockdown, l’anniversario della sua morte. La cura, l’impegno e la legalità devono essere il fulcro del nostro lavoro di educatori”.

“Questo incontro è la normalità. Nel quartiere, quando non si spara – afferma Pasquale Leone, attivista del Presidio Libera Ponticelli ‘Vittime 11 novembre’ - siamo nelle scuole: in particolare alla Marino dove siamo di casa, dove ogni anno si costruisce coscienza. Quest'anno, a pochi giorni dai cinque anni dalla morte di Ciro, dopo bombe e spari assume un significato diverso. Noi continuiamo, sempre”.