| SEGUICI SU seguici su Facebook seguici su Twitter youtube
venerdì 29 Marzo 2024




Primo Maggio e il lavoro che non c’è

tie 690084 960 720Dall’inizio della pandemia ad oggi sono andati persi oltre 900mila posti di lavoro, nonostante il blocco dei licenziamenti. E la situazione non accenna a migliorare.

In vista del Primo Maggio, festa dedicata ai diritti dei lavoratori, dobbiamo dunque prendere atto che il lavoro è ben lontano dall’esserlo davvero un diritto garantito a tutti. Certo, la pandemia ha causato non pochi danni, tra restrizioni, chiusure e crisi, con effetti devastanti sul mercato del lavoro. E, se un qualche timido segnale di ripresa c’è stato a livello occupazionale generale, questo, a ben guardare, non vale per giovani e donne, che restano le categorie più penalizzate.

I dati dell’Istat

Secondo i dati Istat, a febbraio 2021 gli occupati in Italia erano 22.197.000, ovvero 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. In un anno sono crollati i posti a termine (-372mila) e gli autonomi (-355mila), ma si sono persi anche 218mila dipendenti stabili. La diminuzione ha coinvolto uomini e donne e tutte le classi di età, ma è stata più forte per gli under 35. Il tasso di disoccupazione scende al 10,2% (-0,1 punti rispetto al febbraio 2020) e tra i giovani al 31,6% (-1,2 punti). Nel frattempo sono aumentati di 717mila unità gli inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano neppure un posto di lavoro.

agendo 2023 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
WCT banner
gesco 30 anni
napoliclick
Amicar banner 500

Archivio Napoli Città Sociale