Dai paesi più poveri all’Italia per salvare la vita dei piccoli cardiopatici: la pandemia non ferma Cuori in Emergenza

Ogni anno nel mondo nascono 2 milioni di bambini malati di cuore, di cui1 milione e 500.000 non hanno speranza di vita perché nati in paesi poveri nei quali la mancanza di un’adeguata assistenza sanitaria rende le cardiopatie infantili una vera e propria urgenza sociale. Un’urgenza che, in questo momento storico in cui la priorità mondialeè combattere la pandemia di Covid-19, rischia di essere lasciata in secondo piano e diventare così ancora più grave

Per questo Bambini Cardiopatici nel Mondo Onlus, che da oltre 25 anni cura i piccoli nati nelle aree più difficili del pianeta, non ha fermato “Cuori in Emergenza”, il progetto con cui dal 2016 porta in Italiabambini gravemente cardiopatici, provenienti da Paesi in guerra o nei quali non potrebbero essere curati adeguatamente,per offrire loro interventi salvavita. Con l’interruzione delle missioni operatorie all’estero di cardiochirurghi e specialisti volontari a causa dell’emergenza sanitaria questo programmaè diventato ancora più prezioso per poter continuare a offrire cure e assistenza ai piccoli malati anche nel contesto di una pandemia globale. In concomitanza della Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenitedel 14 febbraio, Bambini Cardiopatici nel Mondo lancia quindi una campagna di raccolta fondia sostegno di “Cuori in Emergenza”, alla quale è possibile contribuire tramite il numero solidale 45587dall’1 al 20 febbraio 2021.

Grazie al progetto, nel 2020 l’associazione ha permesso a 25bambini cardiopatici graviprovenienti da vari paesi stranieridi essere operati presso l’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato di San Donato Milanese nel pieno rispetto delle norme contro il Covid-19. Lo ha fatto garantendo, a seconda delle necessità, il trasferimento da e per il Paese di origine dei bambini e dei loro familiari, la degenza ospedaliera, gli esami diagnostici, l’intervento chirurgico e i trattamenti nel periodo post operatorio, ma anche l’accoglienzapresso strutture esterne all’ospedale per tutto il periodo di quarantena obbligatoriapre-intervento di pazienti e familiari accompagnatori. Ha inoltre continuato ad assistere i piccoli già presenti in Italia che necessitavano di cure specifiche e a offrire ospitalità e supporto alle famiglie dei bambini già operati rimaste bloccate in Italia a causa della chiusura dei confini. 

I fondi raccolti con la campagna con numero solidale permetteranno a Bambini Cardiopatici nel Mondo di proseguire con queste attività anche nel 2021. Il ricavato, in particolare, permetterà di coprire totalmente i costi per 3 interventi salvavitaparzialmente, poiché in partnership con altri enti o istituzioni, quelli per 10 operazionipresso l’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato.

Grazie a “Cuori in Emergenza” dal 2016 ha già aiutato 44 piccoli pazienti provenienti da diversi paesi tra cui Moldavia, Egitto, Kurdistan Iracheno, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Albania, Etiopia, Guinea Bissau, Libia e Bosnia Erzegovina, Nigeria, Tunisia, Burundi, Burkina Faso.