Disabili visivi: l’UICI chiede uno spazio a S. Anastasia

braille 52554 960 720L’UICI (Unione italiana Ciechi Ipovedenti) di S. Anastasia e Paesi Vesuviani si impegna da anni affinché chiunque abbia una disabilità visiva goda dei giusti mezzi per una maggiore autonomia e la massima integrazione nella società. Per permettere che ciò accada è quanto mai necessario che si istituisca, una volta e per tutte, una sede che possa accoglierli e che gli permetta di sentirsi in uno spazio sicuro.

“Per questo chiediamo ufficialmente che i locali della Biblioteca Siani di S. Anastasia siano destinati alla nostra associazione. I locali si presentano già forniti del nuovo sistema tattilo-vocale che mira all’indipendenza, alla mobilità e alla fruizione autonoma negli spazi da parte delle persone con disabilità visiva. Questo sistema di linguaggio tattilo-vocale LOGES-VET-Evolution (LVE), di ultima generazione, permette ai disabili visivi, che frequentano il presidio UICI, di sentirsi più sicuri e autonomi all’interno dei locali spostandosi autonomamente (toilette, ufficio, sala attività, uscita). Questo immenso lavoro, svolto durante gli anni, non può e non deve essere dimenticato! Si può facilmente comprendere che un posto nuovo annullerebbe l’autonomia raggiunta dai nostri soci, catapultandoli nuovamente in sentimenti di frustrazione e delusione. Avere degli spazi idonei è più che mai una responsabilità morale e materiale che l’amministrazione deve urgentemente assumersi”, spiega il responsabile Giuseppe Fornaro, consigliere nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.