Povertà educativa, la sfida del progetto FACE

FACE Farsi comunità educanti Napoli Face ZoneOltre 2mila persone coinvolte tra bambini da 0 a 6 anni, genitori, insegnanti, cittadini, istituzioni e associazioni dei territori.
Napoli tra le città protagoniste nella costruzione della "comunità educante"

L’educazione di qualità e la scuola come centro della comunità sono l’antidoto per la povertà educativa, contro la solitudine delle periferie e per affrontare esperienze come il lockdown. É quanto emerge dal progetto nazionale FA.C.E – Farsi Comunità educanti selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa. Il progetto è affidato alla capofila Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi che porta con sé l’esperienza educativa di Reggio Emilia.

FA.C.E. coinvolge dal 2018 quattro contesti difficili sul territorio nazionale - Napoli, Palermo, Reggio Emilia e Teramo - per costruire, grazie ad una educazione di qualità, luoghi, reti e legami che rafforzino le comunità. In particolare a Napoli il progetto vede in partnership l’istituto comprensivo 70 Marino Santa Rosa di Ponticelli, l’associazione Atelier Remida Campania e l’Assessorato all’istruzione del Comune di Napoli.

Dopo la fase a distanza svolta tra aprile e maggio, in autunno si svolgeranno i prossimi laboratori in presenza. Le quattro realtà territoriali, gli enti e le associazioni delle quattro città stanno programmando la ripresa e riprogettando le azioni pilota. Vi saranno percorsi di incontri dedicati a genitori e bambini suddivisi su più cicli per permettere il rispetto delle norme sanitarie anti Covid-19.