Radioterapia innovativa in Campania: al via le risorse

Prof Muto radioterapiaSi è svolto a Napoli, all’Hotel Santa Lucia, il convegno “Innovazione e moderne tecnologie in radioterapia”, occasione importante per discutere sul miglioramento delle tecnologie a scopo terapeutico contro i tumori.

Tema centrale dell’incontro sono stati i finanziamenti statali previsti dal “decreto Mezzogiorno” in favore della Regione Campania relativamente all’implementazione dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione nel Sud Italia. Si tratta di circa trenta milioni di euro: si punta a cure sempre meno invasive e più precise, veloci ed efficaci.

“I dati del 2017 mostrano, in Italia, mille nuovi malati di cancro all’anno, 650 di questi hanno bisogno di radioterapia” ha affermato il Prof Paolo Muto, primario del reparto di radioterapia dell’Istituto per la lotta ai tumori Pascale: “In Campania sono circa 38mila i pazienti ammalati, di cui circa il 60% ha necessità di terapia. È necessaria una distribuzione sul territorio con apparecchiature moderne che possano curare l’integrazione della terapia farmacologica per il cancro". 

Prof Alongi radioterapia

“Un investimento importante per la Campania - ha commentato il Prof Filippo Alongi, Professore associato all’Università di Brescia e direttore della struttura di radioterapia oncologica all’Ospedale Sacro Cuore Verona. “Consentirebbe alle strutture della Regione di raggiungere uno standard che possa garantire un adeguato trattamento per i pazienti oncologici. L'uso di questi nuovi macchinari - ha aggiunto Alongi - può condurre a potenziali miglioramenti clinici e ad una importante diminuzione degli effetti collaterali. Con la tecnologia 'HyperArc' di Varian - ha concluso il Prof. Alongi - abbiamo ottenuto il 90% di risposta sulle lesioni metastatiche trattate, un risultato straordinario se si pensa che la terapia non risulta invasiva, né tantomeno dolorosa, e dura solo pochi minuti".

La Regione Campania ha aperto già il dialogo con gli stakeholder: direzioni ospedaliere, radioterapisti, fisici, associazioni dei pazienti ed esperti potranno dare il loro contributo per arrivare ad un piano che tenga conto di tutte le esigenze.