Viaggio a Napoli: Engelhardt come Goethe

Due giorni per parlare di società e secolarizzazione

engelhardtLa città che ha approvato il registro delle coppie di fatto premia con una targa onorifica uno dei maggiori bioeticisti sulla scena mondiale, per la prima volta a sud di Roma in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Viaggi in Italia”. Oggi dal Consiglio comunale di Napoli anche una proposta: «Affrontare il delicato tema del testamento biologico».

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Una due giorni per parlare di società e secolarizzazione con Hugo Tristam Engelhardt, uno dei maggiori bioeticisti sulla scena mondiale. Si chiude oggi a Napoli l’iniziativa promossa dalla Consulta di Bioetica Onlus sezione Campania, in collaborazione con Comune di Napoli e Regione Campania, che ha visto per la prima volta nel capoluogo partenopeo il filosofo di origini texane confrontarsi con medici, biologi, docenti universitari, avvocati e rappresentanti istituzionali.

L’autore del noto “Manuale di Bioetica”, libro tradotto in tutto il mondo e diventato punto di riferimento imprescindibile per gli studiosi del settore, è a Napoli in questi giorni per presentare la sua nuova opera “Viaggi in Italia”. Un libro che ricostruisce, in oltre 400 pagine, 20 anni di studi condotti dal biologo (ma è anche medico, filosofo e teologo) per dimostrare come la pace sociale si possa costruire solo accettando diverse “visioni morali”.

Il fondamento di una società libera e democratica è il pluralismo, secondo il direttore del Journal of medicine and Philosophy. Quel pluralismo che ci spinge ad abbandonare ogni fondamentalismo e ad accettare il concetto di ‘laicità’ intesa come spazio neutrale rispetto a posizioni ideologiche molto diverse tra loro, uno spazio in cui credenti e non credenti possono collaborare e andare d’accordo, seppure all’interno di visioni morali contrapposte. Uno dei temi cardinali all’interno del pensiero del professore Engelhardt è il concetto di “autorità morale”.

«Se avesse avuto successo il progetto fondato sul concetto di razionalità morale nato con l’avvento dello stato moderno – spiega Hugo Tristam Engelhardt nel corso della sua lectio magistralis tenuta oggi presso il Consiglio comunale di Napoli – avremmo avuto un’unica comunità morale, ma questo progetto è fallito. Ci siamo ritrovati di fronte a visioni diverse e, anche nel caso di una piena condivisione di valori, per il fatto stesso che hanno priorità delle cose piuttosto che altre, possiamo dire con certezza che non esiste un’unica morale».

Altro concetto fondamentale che emerge dal volume “Viaggi in Italia. Saggi di bioetica” curato da Maurizio Mori e Rodolfo Rini (pubblicato dall’editore Le Lettere di Firenze, costo 38 euro) è quello della partecipazione come base del consenso, unica possibilità per gli individui che vivono all’interno di una determinata società di accettare l’organizzazione statale come modus vivendi. Nel testo, che Engelhardt ha già presentato a Milano, Torino e Lecce, vengono affrontati argomenti come la fecondazione assistita, l’eutanasia, il testamento biologico, e assume centralità il dibattito sulla secolarizzazione.

«Secolarizzazione – sottolinea il presidente della Consulta di Bioetica Onlus Maurizio Mori – che ha fatto sì che le nostre società avanzate siano abitate da ‘stranieri morali’ le cui incomprensioni rendono difficile la pace sociale, che può essere mantenuta solo se lo Stato accorda grande libertà alla diverse visioni». Dunque la scelta individuale è alla base del vivere sociale, eppure, precisa Engelhardt, che si dichiara un cristiano cattolico ortodosso, «La mia opera non è un manifesto alla libertà ostile alla moralità comunitaria né vuole celebrare una particolare visione morale liberale».

Il teorico mondiale di bioetica è stato insignito di una targa onorifica da parte della Giunta de Magistris, che ha fatto da apripista sui temi della bioetica. Come hanno ricordato oggi anche il presidente del Consiglio comunale Raimondo Pasquino e l’assessore alle Politiche giovanili Pina Tommasielli: «L’amministrazione comunale ha approvato nei mesi scorsi il registro delle coppie di fatto, adesso stiamo lavorando a un altro delicato tema: quello del testamento biologico».

M. N.

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