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Giovedì 25 Aprile 2024




Donne straordinariamente normali

Parlano le curatrici del caso editoriale tutto al femminile

paese-donne“Non è un paese per donne” non è una semplice affermazione sullo stato della condizione femminile in Italia, condivisibile o meno. E' anche il titolo di un’antologia di storie e racconti. Uscita per Mondadori, sta riscuotendo un grande successo, ed ha un cuore pulsante napoletano. Ne parliamo con le curatrici Carmen Pellegrino, storica, e Cristina Zagaria, scrittrice giornalista de La Repubblica.

Come è nata l'idea dell'antologia?

Carmen Pellegrino racconta: “Subito dopo le piazze del 13 febbraio 2011, anche se forse l'idea era già in noi da tempo. Era quella di raccontare una donna diversa da quella che media e televisioni ci
stavano restituendo, una donna italiana che, sulla stampa estera, faceva quasi la figura della  cialtrona”. Alla donna-corpo rimbalzata dalle cronache noi volevamo contrapporre quella vera, quotidiana, resistente nonostante tanto esposta. Un anticorpo, ma non nel senso di contrapposizione tra donne, anzi, come antidoto a noi stesse, in certi momenti, e soprattutto a come ci raccontano. Nel libro io ho raccontato la storia di Matilde Sorrentino, la madre di Torre Annunziata che ha denunciato nel 1997 le violenze subite dal figlio in una scuola elementare nel Rione dei Poverelli: ho cercato di raccontare non solo il suo coraggio ma anche la sua quotidianità, l'ho immaginata preparare la cena, pulire la casa oltre che raccontare il suo forte senso di giustizia, le paure e le ansie”.

A distanza di un anno e a qualche mese dall'uscita del libro avete riscontrato un nuovo corso di idee e discorsi sulla donna e la sua condizione?

“Sicuramente ci sono stati dei miglioramenti, almeno per quel che riguarda il dibattito. - dice Cristina Zagaria - Le donne hanno ricominciato a parlarsi, a condividere esperienze e storie e racconti della loro vita quotidiana. La “straordinaria normalità” cui facciamo riferimento è una risorsa. Anche a livello napoletano, me ne rendo conto attraverso le nostre presentazioni, l'attenzione è molto alta”
Anche Carmen Pellegrino crede nel potere della parola: “Un libro non fa una rivoluzione ma il grande successo e le continue riflessioni sul tema ci fanno capire che forse era il momento giusto per ricominciare a discutere. Ciò nonostante penso che la situazione italiana, napoletana, non sia confortante. Penso a quello che succede nella nostra città ma anche a livello nazionale: solo poche settimane fa Stefania Noce, una ragazza di poco più di vent'anni, che partecipava anche al movimento “Se non ora quando?” è stata uccisa dal suo fidanzato”. Del territorio napoletano racconta Cristina Zagaria: nel suo racconto le protagoniste sono donne del posto, attive e combattenti, le “Mamme Vulcaniche”, donne di Terzigno famose per la tenacia con cui hanno difeso il loro territorio dall'apertura di una discarica nella Cava Vitiello e dalla riapertura di Cava Sari, nel Parco Nazionale del Vesuvio: “Le Mamme vulcaniche sono un esempio di donne normali e straordinarie assieme. Anche oggi continuano la loro battaglia, non si sono fermate. Continuano a lavorare anche per quel che riguarda l'informazione circa i reali livelli d'inquinamento del territorio in cui vivono”.

La prefazione dell'opera è affidata a Miriam Mafai. Sono 14 i racconti che compongono l'antologia, scritti da: Francesca Barra, Viola Di Grado, Alessandra Faiella, Raffaella Ferrè, Barbara Garlaschelli, Manuela Iatì, Emilia Marasco, Margherita Oggero, Carmen Pellegrino, Patrizia Rinaldi, Elvira Seminara, Cristina Sivieri Tagliabue, Buci Sopelsa, Cristina Zagaria. Prezzo di copertina: € 10,00, p.264.

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