| SEGUICI SU seguici su Facebook seguici su Twitter youtube
venerdì 19 Aprile 2024




Paul Auster a Secondigliano: “Descrivo personaggi che soffrono, rifletterò molto su questo incontro in carcere”

Paul-Auster“Questa esperienza di oggi avrà un grande impatto sulla mia vita, ci rifletterò  per molto tempo .  A pensarci bene tutto il mio lavoro è concentrato su personaggi che vivono in spazi ristretti. Non voglio essere sentimentale  e se voi siete qui c’è un motivo, è la vostra vita che vi ha portato qui  ma è proprio in questo luogo che potete riacquistare una maggiore consapevolezza della vostra esistenza”.

Si è rivolto così ai detenuti del carcere di Secondigliano lo scrittore newyorkese Paul Auster in visita al penitenziario napoletano insieme al filosofo e storico dell’arte Georges Didi-Huberman e alla famosa anglista Nadia Fusini, tre degli scrittori vincitori del Premio Napoli  2011. Una prima volta in assoluto per Paul Auster che non era mai entrato in un penitenziario in vita sua. Un incontro, introdotto da Silvio Perrella presidente della fondazione Premio Napoli e realizzato grazie alla disponibilità del direttore del penitenziario Liberato Guerriero e con l’aiuto dell’associazione “Carcere possibile” e dei tanti  docenti che lavorano con i detenuti come Antonella Capasso, Antonio Berardi, Antonella Ferri.Paul-Auster-2L’attore Mimmo Borrelli ha letto un testo su Napoli e uno  tratto dal suo ultimo spettacolo “Madre” introducendo un fitto dialogo tra i detenuti e gli scrittori visibilmente sorpresi dalla profondità delle domande e dall’attenzione verso le pagine lette. “I suoi libri nascono dalla sofferenza degli uomini?” chiede un detenuto ad Auster che risponde: “Tutti abbiamo delle ferite, alcune persone sono più forti e riescono a superare le difficoltà, altre sono più deboli. Anche il protagonista del mio libro Sunset Park ha sofferto per la morte del fratello, che lui stesso ha procurato e per questo si sente in colpa, si autopunisce ma poi in lui rinasce la speranza nel futuro”. A un altro detenuto che gli chiedeva quale fosse il ruolo di uno scrittore, Auster ha risposto: “Il nostro compito sta nel rallentare il passo, guardare con attenzione quello che influenza la nostra vita. Noi scrittori dobbiamo raccontare le vite dei singoli e non delle persone in generale”. Poi Auster ha raccontato di aver fotografato – proprio come fa il protagonista del suo libro – la casa di Sunset Park che dà il nome al romanzo e di non averla più ritrovata l’anno successivo alla pubblicazione del libro perché era stata rasa al suolo. E il tema della casa ritorna anche nelle successive domande dei detenuti. “In lingua inglese ci sono due modi per dire casa: house e home – precisa Auster –. Ebbene i giovani protagonisti del mio libro occupano una house, un edificio fatto di mattoni, ma pian piano ricostruiscono lì la loro home, la loro famiglia”. Il filosofo francese Georges Didi-Huberman ha risposto invece a una domanda di un detenuto sulla cultura napoletana che può generare devianza. “Si può essere milanesi e delinquenti oppure napoletani e molto onesti – ha risposto Didi-Huberman – la cultura di strada a Napoli è molto importante ma in questi  anni, come aveva già descritto bene Pier Paolo Pasolini, si è verificato un mutamento antropologico. Oggi ognuno è chiuso nella propria casa davanti alla propria tv. Noi dobbiamo ricreare una memoria collettiva”. E alla domanda su chi fossero le lucciole, Didi-Huberman ha detto che vanno cercate in tutti noi, in ogni singolo individuo che fa qualcosa per la società, anche in carcere ci sono molte lucciole”. Nadia Fusini ha risposto, invece, a domande sul valore liberatorio delle parole e sul ruolo della follia così come è vissuto nei personaggi descritti da Shakespeare. “Il nostro obiettivo ultimo è far crescere  la voglia di leggere e, per questo, abbiamo anche una biblioteca – ha detto il direttore del penitenziario Liberato Guerriero alla fine dell’incontro - mi piacerebbe sentire che i detenuti protestano perché mancano i libri in biblioteca”.

Napoli, 4 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA

agendo 2023 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
WCT banner
gesco 30 anni
napoliclick
Amicar banner 500

Archivio Napoli Città Sociale