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A Napoli, primo caso in Italia, siglato il protocollo d’intesa.
Il 14 dicembre è stato siglato il protocollo d’intesa tra l'Ordine degli Psicologi della Campania e la Direzione regionale dell'Inail finalizzato ad offrire sostegno e assistenza psicologica alle vittime di infortuni sul lavoro e alle loro famiglie oltre che a mettere in campo le strategie di prevenzione del fenomeno. Ne parliamo con il direttore regionale dell'Inail, Daniele Leone.
Direttore, perché un accordo del genere? Era necessario?
E’ un tassello in più in aggiunta alle nostre professionalità interne e cioè le èquipes multidisciplinari che curano la presa in carico del lavoratore infortunato/tecnopatico. Grazie a questa nuova forma di collaborazione con gli psicologi per il recupero e il reinserimento socio-lavorativo dell'infortunato. Avere l'Ordine degli Psicologi al nostro fianco ci aiuta moltissimo nella disamina dei casi e nella scelta del professionista più idoneo al recupero e al reinserimento: abbiamo bisogno di questo tipo di professionalità per operare in sinergia e completare il lavoro delle equipe multidisciplinari di primo e secondo livello che già utilizziamo.
Come interverrà il lavoro degli psicologi nell’inserimento lavorativo del paziente? Nel caso, può farci qualche esempio pratico?
Interverranno a supporto dei nostri professionisti per il pieno recupero psico-fisico del lavoratore per il reinserimento socio-lavorativo, passando per l’analisi del contesto familiare. Organizzeremo degli eventi, quali seminari, e momenti di condivisione delle diverse competenze su queste tematiche.
Ci sono altre regioni in Italia ad aver scelto di siglare un accordo simile? Seguite l’esempio di realtà virtuose?
Non ci risultano altri protocolli del genere sebbene l’assistenza psicologica in INAIL sia sempre più sentita e finalizzata ad offrire ai nostri utenti servizi rispondenti alle loro esigenze.
Intorno a quale cifra si aggira il numero di denunce di infortunio nell’ultimo anno? Sono in aumento o in diminuzione?
Certamente si registra, nell’ultimo anno, un calo delle denunce di infortunio e di quelle relative ai decessi. Nel primo caso, in Campania sono state registrate 18.681 denunce nel periodo gennaio-ottobre 2014, a fronte delle 19.260 relative allo stesso periodo del 2013. Si tratta di un calo che si registra in tutte le province, fatta eccezione per Salerno. Anche le denunce per i casi di decesso sono in calo: in Campania passano dalle 70 del 2013 alle 56 dell’anno in corso. Purtroppo il primato negativo spetta alla provincia di Napoli, che però comunque registra una riduzione da 27 a 18 casi. In controtendenza, però, aumentano le malattie professionali, un dato che va però interpretato in chiave positiva perché è indice delle diverse iniziative di sensibilizzazione attuate negli ultimi anni nei confronti dei medici del territorio per far emergere le malattie 'misconosciute', allo scopo di curarle, studiarle e quindi prevenirle. Su questo fronte, i dati Inail dicono che nel 2013 ci sono state 2.517 denunce, contro le 1.780 del 2012.
SHG
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