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venerdì 19 Aprile 2024




Verso una città consapevole degli animali

Intervista a Stella Cervasio, neoeletta Garante per i diritti degli animali

Stella-CervasioStella Cervasio, è da pochi giorni la Garante per i diritti degli animali del Comune di Napoli, e ha già elaborato un programma complesso e ambizioso per migliorare le condizioni di vita dei nostri compagni di vita e le relazioni tra uomo e animale.

La giornalista di La Repubblica, ha iniziato la battaglia per la difesa dagli animali a 15 anni raccogliendo le firme per la Lav (Lega Anti Vivisezione), “mentre mio padre medico mi diceva che la vivisezione è un male necessario”. Educatrice cinofila e presidente dell’associazione “Progetto Cane Cittadino” , si occupa, insieme alla vicepresidente Rosaria Vernese che è anche fondatrice della scuola “La voce del cane”, di divulgare il corretto rapporto uomo-animale.

Quale ruolo ha il garante?

Si tratta di una figura abbastanza nuova, il primo garante è stato istituito a Milano, poi in altre città, e ora finalmente c’è anche a Napoli. Ha il ruolo di denuncia, supporto, attuazione di provvedimenti per la tutela dei diritti degli animali. In particolare raccoglie le segnalazioni di associazioni e cittadini, chiede interventi alle autorità, dà impulso a indagini zoofile e funge da interfaccia con la Asl, i canili, l’Università, le associazioni, i prefetti e tutti coloro si occupano a vario titolo di animali.

Quali servizi pubblici dedicati agli animali esistono in città e come funzionano?

A Napoli da dieci anni esiste un ufficio apposito per gli animali con una funzionaria attenta, ma è sovraccarico di lavoro; sarebbe necessaria una squadra di lavoro specializzata, mezzi e uno spazio adeguato. Con il Comune sono convenzionati 7 strutture situate sul territorio regionale, con circa 1000 cani di cui 500 adottabili subito, ma sono in sofferenza perché avanzano un credito dal Comune di oltre un anno.  
Di positivo abbiamo l’ospedale veterinario gratuito della Asl Na 1 al Frullone, che può essere considerato il fiore all’occhiello del sud: siamo gli unici infatti ad avere un centro specializzato per la cura per animali che non hanno un padrone.

Quali sono gli punti essenziali che affronterà nel suo mandato?

A fronte di un buon numero di adozioni, quotidianamente vengono abbandonati cani che rischiano di finire sotto un’auto, talvolta anche cani microchippati, dunque registrati all’anagrafe canina. Perciò necessario sviluppare campagne di informazione per incrementare le adozioni e combattere gli abbandoni: la prima partirà per l’estate. Inoltre voglio registrare il Dna dei cani per poter finalmente entrare nel mondo dei cani di proprietà, spesso non microchippati e quindi più facilmente abbandonabili.   
Un altro grande problema sono le lungaggini della giustizia. Nelle procure più grandi passano anni per vedere concluso un processo per maltrattamento. Visto che fortunatamente le pene per i reati sugli animali sono state inasprite è giusto che si faccia rispettare la legge. Chiederò al procuratore di istituire un pool di magistrati specializzati sugli animali. In generale è necessaria una maggiore sensibilizzazione e formazione delle forze dell’ordine e delle procure.
Un altro piccolo passo è quello di permettere anche agli animali di grossa taglia, oltre a quelli entro gli 8 kg,  di salire su funicolari e metropolitane. Bisogna capire che il cane è una parte della famiglia e questa deve avere il diritto di portarlo con se.
Napoli ha la maglia nera per i lidi che non accolgono i cani, per questo vorrei parlare con la capitaneria di porto.

Esiste una soluzione a lungo termine per risolvere il problema dei randagi?

Io sono contraria a tutti i canili, ma non occuparmene sarebbe un atteggiamento ipocrita. Quello che bisogna fare è cercare una soluzione insieme a tutte le associazioni che si occupano di animali e che spesso sono chiuse in se. Spero di creare un centro per le adozioni di gatti e cani che le metta in rete tutte. Intanto ho lanciato la mia richiesta di collaborazione a tante persone, purtroppo in pochi mi hanno risposto.

Lei si è dichiarata la garante di tutti gli animali, non solo dei cani e dei gatti, quali altre specie sono in pericolo?

Penso ai cardellini e agli animali esotici venduti illegalmente, mi batterò per incrementare i controlli. Ma farò sentire la mia voce anche sulla gestione degli animali utilizzati per l’alimentazione. Pur essendo io assolutamente vegetariana, non posso non occuparmi anche delle modalità di allevamento e macello: è giusto che tutti gli animali abbiano una vita civile e una morte civile. In questo senso cercherò un dialogo con le comunità ebraiche e mussulmane per interrompere le terribili macellazioni rituali. Poi, sebbene io sia contraria agli zoo non posso non occuparmi dei 200 animali che sono rinchiusi in quello di Napoli.

Il benessere degli animali di una città è segno di civiltà, come sottolineava Gandhi?

Non la metterei solo in questi termini, secondo me non è tanto il rispetto che manca talvolta alle persone, ma la conoscenza. Se metto un cane sul balcone o in giardino perché penso che sta meglio là che in casa significa che non so che il cane si sente frustrato ed emarginato. Il cane ha bisogno della nostra compagnia, è un animale sociale da secoli, inoltre non basta portarlo al guinzaglio, deve fare lo sgamba mento: essere libero di correre e familiarizzare con altri cani.
Per qualsiasi dubbio o problema con il proprio animale o di relazione con lui, consiglio di affidarsi sempre a professionisti e non a canare e gattare di quartiere che pur avendo un buon cuore, non hanno una formazione professionale. E’ un mito quello del costo: ci sono educatori cinofili che mettono a disposizione parte del loro tempo libero per il volontariato nei canili.

I cani hanno bisogno di libertà, ma c’è anche chi si lamenta che sporcano. Dove portarli?

Le aree verdi per i cani sono 5: Capodimonte, Molosiglio, due ai Colli Aminei e il largo Beneventano nei pressi di via Crispi. Voglio creare molte altre aree verdi, la prossima sarà nell’VIII Municipalità.
Certo esiste il problema della manutenzione, di cui attualmente ci occupiamo noi dell’associazione “Progetto Cane Cittadino”. Di fatto lo stato di pulizia o di sporcizia delle aree è lo specchio dei padroni dei cani che dovrebbero rimuovere i bisogni. Ad esempio parco Lieti e la Pineta ai Colli Aminei sono aree pulite, mentre la piccola area del Beneventano, nel ricco quartiere di Chiaia, è una vera pattumiera.
Anche i gattari sono tenuti a garantire la pulizia e la dignità dei luoghi. Nella Floridiana dove c’è una nutrita colonia felina, visto che il vento faceva volare via i piatti di plastica per il cibo, l’associazione “Progetto Cane Cittadino” sistemerà a sue spese ciotole stabili con scritte quali “I gatti della Floridiana amano la pulizia”. Se l'esperimento riuscirà, chiederemo di fare da sponsor ad una ditta di plastica che già aiuta i cani di due rifugi riciclando le bottiglie raccolte. 

Le aggressioni che si verificano ad opera di cani sono determinate da una cattiva cura dell’animale?

Un altro mito da sfatare è quello dei maltrattamenti: in alcuni casi un cane può effettivamente diventare aggressivo perché trattato male, in altri casi è il suo dna a determinarne l’indole. Un rottweiler che pesa 60 kg e con una forte dentatura può essere più pericoloso di un cane molto piccolo, soprattutto se tenuto alla catena e dunque stressato, ma si deve valutare caso per caso.

Ci sono benefici che un amico a 4 zampe può apportare a persone con disagi psicologici o portatori di disabilità?

I vantaggi di avere un animale sono immensi e incommensurabili, è provato che la pet terapy apre dei mondi a persone che hanno il mondo chiuso, come gli autistici, o a chi ha difficoltà affettive. Si parla infatti di animali guida verso la luce. Ma direi che un animale migliora ogni essere umano, perché spinge ad un’apertura mentale verso il diverso. Un bellissimo progetto è quello della cattedra di veterinaria della Federico II, diretta da Francesca Menna, che ha istituito un corso per formare  operatori di pet terapy che si recheranno negli ospedali per bambini con i cani. E’ provato che la presenza di un cane è un facilitatore anche per un semplice prelievo.

Quali consigli darebbe a chi vuole comprare un animale al proprio figlio?

Innanzitutto di non comprare animali ai bambini molto piccoli e poi di insegnare ai figli a prendersi la responsabilità dell’animale senza scaricarla sui genitori. Conosco scuole di educazione cinofila dove i bambini vengono a fare lezione con loro cuccioli e vogliono avere privilegio di occuparsene in prima persona. Crescere con un animale, se lo si fa nel modo giusto, arricchisce tantissimo.

Alessandra del Giudice

Per le segnalazioni di maltrattamenti, vendite illegali e  per suggerimenti scrivere a:  garante.napoli@comune.napoli.it. o sulla pagina fb:  GARANTE DIRITTI ANIMALI NAPOLI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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