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venerdì 29 Marzo 2024




“Pronti a riconsegnare i bambini al sindaco”

Venti strutture per minori annunciano la chiusura.

fedele-salvatore“Le proposte che sono giunte dall’amministrazione sono assolutamente insoddisfacenti”, così Fedele Salvatore tra i rappresentanti del comitato “Il welfare non è un lusso”, al termine di un’accesa assemblea a piazza Municipio, spiega la decisione “di chiudere venti case famiglia e riconsegnare circa cento minori alla responsabilità del sindaco”.

Dall’assessorato alle Politiche Sociali è arrivata la promessa dello sblocco prossimo di quattro bimestri arretrati. Come giudicate questo passo? 

“Assolutamente insufficiente: si parla di un bimestre del 2009, due del 2010, e uno del 2011. Con questi soldi, se si pensa ai due anni di pagamenti arretrati, non riusciremmo neppure a pagare gli interessi richiesti dalle banche per l’indebitamento cui siamo stati costretti dalle inadempienze dell’amministrazione”.

Cosa chiedete?

“Che siano pagati gli arretrati di tutto il 2011. E che i pagamenti siano effettuati in tempi ragionevoli. Inoltre vogliamo che vengano liquidati i progetti finanziati (ndr quelli cioè finanziati con leggi dello Stato per servizi come le educative territoriali), per i quali alle casse del Comune sono giunti da tempo i fondi statali”.

Potreste usufruire per questo dei fondi in arrivo a Napoli per il Salva Comuni e il Salva Imprese?

“E invece, no. Sappiamo che i creditori che saranno liquidati con quei soldi sono stati preavvertiti. A noi non è giunta nessuna notizia. Il problema è che i nostro credito non è stato certificato con degli atti di liquidazione e per quei soldi il Comune non ha potuto richiedere l’accesso al prestito della Cassa depositi. La macchina comunale si sta rendendo responsabile della nostra chiusura e dell’inadempienza rispetto a servizi che sono considerati per legge indispensabili, come la tutela dei minori”.

Vi aspettavate di più dalla nomina all’assessorato di Roberta Gaeta, operatrice di case Famiglia e tra le animatrici della vostra vertenza fino al mese scorso?

“Conosce bene la nostra situazione e sappiamo che sta facendo il possibile. E’ora che il sindaco si assuma direttamente la responsabilità di quanto sta avvenendo. La scelta è politica e ricade su di lui”.

Cosa pensate di fare ora?

“Rimarremo in presidio e continueremo lo sciopero della fame. Se non si arriverà a una soluzione saremmo costretti all’inevitabile: chiudere le case famiglia e riconsegnare i minori alla responsabilità di de Magistris. In venti siamo pronti a farlo già nelle prossime ore”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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