“I servizi psicologici siano inseriti nella 328”

L’appello del presidente dell’Ordine degli Psicologi Felaco.

raffaele-felacoIn Commissione Politiche Sociali della Regione è in discussione la legge per l’istituzione dello “Psicologo del territorio”. Una proposta popolare forte di 21 mila firme raccolte in meno di tre mesi dall’Ordine professionale Campano. “E’ una norma che ci metterebbe al passo con gli altri Paesi europei”, dice il presidente Raffaele Felaco, “Certo se tutto il welfare si ferma sarà difficile spuntarla. Ma sono i cittadini a pretendere e ad aver diritto ai servizi”.

 Quali servizi sarebbero attivati con l’approvazione della legge? 

“La proposta di legge prevede in sostanza l’estensione ai servizi psicologici della 328 (I cosiddetti Piani sociali di zona n.d.r.).  E di conseguenza è finalizzata a offrire supporto alle fasce deboli. Penso alle donne vittime di violenza, alle famiglie conflittuali, ai minori con disagio, agli anziani. Per non parlare delle tante persone che perdono il lavoro, in un periodo di grave crisi come questo, e cadono vittime di sindromi post traumatiche da stress con gravi ricadute nei rapporti interpersonali o nella definizione della propria identità. Lasciarli soli significa assumersi una grave responsabilità e la politica non può restare ancora a lungo sorda”.

Con il welfare fermo al palo crede possibile approvazione e attuazione della legge?

“Non è una situazione che ci rende fiduciosi. Noi abbiamo il dovere di non arrenderci e continuare a provarci. La situazione dei servizi sociali è la stessa dei servizi sanitari. La sanità in Campania è sottoposta al "Patto di Stabilità" tra il Governo e la Regione, il che significa che non si possono fare assunzioni per potenziare od aprire nuovi Servizi, bensì bisogna ridimensionare quelli esistenti. Questo sono le regole all'interno delle quali però dobbiamo  trovare varchi e snodi strategici in cui inserire la necessità dei servizi psicologici. Il piano di rientro non può costituire un alibi per tagliare prestazioni che la legge prevede e di cui i cittadini necessitano” 

Quale è la situazione attuale dei servizi psicologici? 

“Non è possibile che negli ospedali di tutta la regione gli psicologici si contino sulle dita di una mano.  Non esiste, ad esempio, assistenza domiciliare per i malati oncologici dimessi dagli ospedali o, ancora, non c’è accompagnamento psicologico per i pazienti in attesa di trapianto.  In Europa la funzione fondamentale dei servizi psicologici è riconosciuta da trent’anni e ora che anche la Campania si adegui. Le principali attività di sostegno ai malati sono per ora garantite dalle associazioni private che offrono sostegno economico e lavoro volontario”.

 Allora da dove ripartire?

“La nostra deve essere una battaglia politico culturale. Dovremmo essere bravi a persuadere con le nostre ragioni.  Cominceremo a breve una ricerca per sottolineare le eccellenze delle prestazioni psicologiche che esistono nella nostra Regione. Le risorse umane non mancano, occorre valorizzarle”.

LR 

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