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Sabato 20 Aprile 2024




“Dalla Regione il colpo di grazia alle Politiche Sociali”

Giacomo Smarrazzo di Legacoop denuncia: “Sottratti 17 milioni al welfare”

giacomo-smarrazzoLo scorso anno la Regione aveva disposto l’aumento del costo del Bollo auto per reperire risorse da destinare alle disastrate Politiche Sociali. Erano stati raccolti così 17 milioni di euro che sono però spariti dalle voci di bilancio relative al Welfare. Solo l’ultimo taglio in ordine di tempo, il commento di Giacomo Smarrazzo responsabile di Legacoop sociale Campania.

 “In un quadro generale disastrato con il governo impegnato in un’azione progressiva di smantellamento delle Politiche Sociali ci si aspetterebbe che il territorio e le amministrazioni locali provino in qualche modo a compensare. In molte regioni del Nord di fatto avviene, qui in Campania la Regione è perfettamente allineata ai tagli”.

In concreto quali responsabilità addebita alla giunta Caldoro?

“Emblematica la sparizione dei 17 milioni dal bilancio delle Politiche Sociali. Si è chiesto ai cittadini di pagare una tassa maggiore in funzione di garantire servizi essenziali e poi non si destinano i fondi all’utilizzo stabilito, come se nulla fosse. Intendiamoci, 17milioni sono nulla rispetto ai 60milioni annui che servirebbero, ma è un segnale evidente di disinteresse. In linea con tante altre scelte”.

Quali?

“Non sono stati ancora varati i Piani di Zona per il 2012. Un ritardo che impedirà ai comuni di programmare gli interventi sociali. Si giustificano sostenendo che non tutti gli ambiti hanno investito tutte le risorse a loro destinate. Ma non si può così penalizzare chi ha lavorato e progettato in modo virtuoso. Tra un poco scadranno le assegnazioni dei servizi e i comuni non avranno il tempo di indire nuovi bandi, con il risultato che molte prestazioni dovranno essere interrotte”.

Dai Comuni non arrivano segnali?

“Sembrano rassegnati a questo stato di cose. Le voci di protesta dai comuni sono spesso timide e rivolte genericamente contro il governo. Temo che non sia ancora chiaro il danno che la distruzione del welfare sta provocando”.

Il Comune di Napoliha annunciato una delibera per accorciare i tempi di pagamento al Terzo Settore. Può essere una soluzione?

“E’ una sfida al governo rispetto alla legge che impone il cronologico e sottolinea l’importanza straordinaria dei servizi sociali. Ma il problema resta la cassa, se non ci sono risorse nulla cambia. E ora l’aumento dell’Iva alle operative di 6 punti percentuali finirà per pesare sui bilanci delle pubbliche amministrazioni riducendo ulteriormente la capacità di spesa per il welfare”.

Quali gli effetti dei tagli nell’immediato?

“Nessuna assistenza alle fasce deboli e perdita di posti di lavoro. Ho la sensazione che dietro ai tagli ci sia un pregiudizio nei confronti del Terzo settore, non lo si dice, ma è come se si considerasse il privato sociale un mondo di truffatori. Intanto, però, il governo si assume la responsabilità di smantellare un sistema senza aver chiare le alternative. Così si sta producendo crescente marginalizzazione e ghettizzazione. Con questo andazzo si tornerà agli alberghi dei poveri”.

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