“Guardate negli occhi le persone down, le loro vite sono normali”

Intervista a Adriano Tedeschi, presidente dell’associazione “Sindrome di Down”

associazione-sindrome-down“Guardate negli occhi le persone Down, le loro vite sono normali” questo l’appello alla società civile di Adriano Tedeschi, presidente dell’associazione “Sindrome di Down”, da oltre 30 anni impegnato nella promozione della cultura di accoglienza delle persone nate con la “trisomia21” e nello svolgimento di attività socio sanitarie rispondenti ai loro bisogni.

Adriano Tedeschi, le persone affette da sindrome di Down possono sentirsi accolte nella società di oggi?

Il pregiudizio verso le persone affette da sindrome di Down è ancora diffuso, si tende a guardarle e a pensare solo che siano poco intelligenti. Invece bisognerebbe osservare con attenzione i loro volti, cercare di conoscere le loro emozioni. La giornata mondiale dedicata alla sindrome di down, il 21 marzo, ha come finalità prioritaria di ricordare a tutti la normalità delle persone down: gli spot diffusi in rete, in cui persone down sostituiscono sul posto di lavoro persone considerate “normodotate” hanno proprio questo scopo. Ma l’interesse e le battaglie per la rivendicazione dei diritti non devono fermarsi al 21 marzo, devono continuare tutti i giorni.

Quando nasce la vostra associazione e quali attività svolge e che tipo di assistenza offre alle famiglie?

L’associazione “Sindrome di down” è nata nel 1982 per volontà di alcuni genitori di bambini con la sindrome, svolge un servizio di informazione e consulenza per le famiglie, partecipa alla formazione e all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici del territorio, opera per garantire una corretta assistenza sanitaria ai bambini, agli adolescenti ed agli adulti.

L’associazione mantiene rapporti di collaborazione con il dipartimento di pediatria dell'Università Federico II, con l’azienda ospedaliera "S. G. Moscati", di Avellino, con l’A .O. "G. Rummo" di Benevento per quanto riguarda i controlli medici e l’attività di ricerca scientifica e di prevenzione. Inoltre ci occupiamo di consulenza: mettiamo a disposizione dei genitori che ci contattano la nostra esperienza per evitare che ripetano errori che magari noi stessi abbiamo commesso ed inizino percorsi costruttivi. Non è facile per una famiglia mettere in discussione i propri comportamenti e il fatto di incontrare persone che hanno vissuto storie analoghe può essere d’aiuto.

Cosa pensa dell’accoglienza scolastica dei ragazzi Down?

Le insegnanti di sostegno sono necessarie, il loro ruolo deve essere salvaguardato, ma da sole non bastano. Occorre rimodulare i percorsi didattici, adattare le lezioni di ciascun insegnante e di ogni materia anche alle esigenze di un alunno Down, ad esempio proponendo esercizi simili a quelli dati alla classe, ma meno complessi. Questo cambiamento è necessario affinché il ragazzo possa sentirsi parte di un gruppo e del percorso formativo collettivo. Penso che debbano essere attivati corsi di formazione e aggiornamento per la relazione con ragazzi down non solo per gli insegnanti di sostegno, ma per tutti i docenti.

Quali possibilità di inserimento lavorativo esistono oggi per le persone down?

Un pieno inserimento lavorativo è utopia allo stato attuale. Nella realtà di oggi è difficile trovare e mantenere un lavoro per tutti. Inoltre gli imprenditori tendono alla massima produttività e ritengono che una persona down possa essere meno utile di una “normale.” Anche questo è un pregiudizio: le persone down sono molto disciplinate sul lavoro, prendono sul serio gli impegni e li rispettano, lavorano sodo.

L’associazione Sindrome di down ha in programma iniziative particolari per i prossimi mesi?

E’ prevista una maratona in collaborazione con la Guardia di Finanza, ma non abbiamo ancora stabilito la data precisa. Poi ripeteremo l’esperienza della regata per disabili. Inoltre con alcune aziende del nord Italia abbiamo avviato accordi per un inserimento lavorativo ed un percorso di tutoraggio di alcune persone down. E naturalmente continueremo con le nostre attività ordinarie di consulenza e assistenza.

Info: Associazione Sindrome di Down. 081/43.29.60. Sede operativa in via Antonio Tagliamonte, 20, Napoli

Daniele Pallotta

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