Insieme per i senza dimora

Volontari, enti e associazioni scendono in strada  

emergenza freddo 2Ancora una tragica morte dovuta al freddo. Napoli fa rete per aiutare i senza dimora a partire dall'assistenza sanitaria che verrà ampliata dal neonato servizio dei "Medici di Strada".
Il Comitato Albergo dei Poveri insieme a Gesco lancia l'appello: "Necessario il contributo di tutti per sostenere le associazioni e le istituzioni in campo".

Un uomo è stato ritrovato in un cassonetto di rifiuti dove si era riparato per affrontare le rigide temperature di questo periodo, a pochi giorni di distanza da un altro tragico evento: la morte di un uomo senza tetto nei pressi della Galleria Principe di Napoli. L'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, Roberta Gaeta dichiara: "Quando muore un uomo è sempre una sconfitta per tutti anche per l'amministrazione, nonostante gli sforzi che ogni giorno si profondono; 250 posti letto a disposizione ogni notte, una unità di strada che gira ogni sera per la città per portare generi di conforto e coperte, una unità specializzata della Polizia Municipale addestrata a portare soccorso ed assistenza, due stazioni della metropolitana (Museo e Vanvitelli) aperte tutte le notti. Senza contare l'apporto del volontariato con centinaia di pasti distribuiti, ambulatori medici. I dati provenienti dalle altre città d'Italia e d'Europa sono preoccupanti. Proprio in questi giorni, in Francia, è stato presentato il XX Rapporto della Fondazione Abbè Pierre che indica in 3,5 milioni le persone in alloggi abitativi di fortuna o vagabondi. Al netto della necessità per il Comune di aumentare ogni sforzo per l'assistenza ai senza dimora, sono più che mai necessarie politiche nazionali strutturali ed organiche del lavoro che prevengano molte della cause che negli ultimi anni hanno fatto aumentare il numero dei senza dimora".
Sempre più numerosi infatti sono gli uomini e le donne che vivono in strada in condizioni di povertà assoluta, circa 1600 solo a Napoli. Ai loro bisogni si fa fatica a rispondere soprattutto per la mancanza in città di strutture idonee ad accoglierli: il solo dormitorio pubblico di via De Blasiis non basta più così che il Comitato Albergo dei Poveri chiede l'attivazione della struttura di via Bernardo Tanucci per restituirla alla sua originaria destinazione. Sostiene questo appello anche il Gruppo di Imprese Sociali Gesco che con la Cooperativa sociale il Camper, in collaborazione con il Comune di Napoli, gestisce il servizio di assistenza in strada ai senza dimora. Gesco in particolare lancia un appello per questi giorni in cui il meteo è così inclemente: "Quanti volessero offrire il loro contributo, anche attraverso la donazione di coperte e indumenti pesanti possono rivolgersi al Centro di Coordinamento della cooperativa sociale il Camper, in Via Pavia 129 - Napoli o contattare il numero 081/5540340 dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00".
Intanto, sono sempre più numerose le associazioni di volontari che offrono il loro aiuto in strada, tra cui l’associazione La Cetra Angelica Onlus di Portici che supporta il Camper nella distribuzione di pasti caldi, bevande e coperte in questi giorni di emergenza freddo. "In questi giorni in molti senza casa stanno dormendo nelle stazioni delle metropolitane aperte- spiega Mario Rimoli, presidente del Camper-, ma non tutti vogliono andarci perché non si sentono sicuri, temono di essere derubati, così che preferiscono restare sotto la galleria Principe Umberto dove conoscono i loro vicini e si danno manforte. Purtroppo le condizioni igieniche sono tali che la mattina le persone sono allontanate dalle forze dell'ordine e l'Asia butta le coperte sporche, ecco la necessità di avere a disposizione sempre nuove coperte, mentre sarebbe bello se le coperte potessero essere recuperate e sanificate, ma non c'è al momento un servizio del genere". L'Unità di Strada gira per la città per assicurare bevande calde, monitoraggio e accompagnamento ai servizi, "la settimana scorsa- continua Rimoli-, abbiamo accompagnato all'ospedale un cittadino tedesco malato di tumore cinquantenne e poi a Roma per farlo rimpatriare, ma purtroppo il suo quadro clinico era disastroso e poiché le sue condizioni sono precipitate siamo stati costretti a riportarlo in ospedale dove è morto".
A coordinarsi con il Camper ci sono i volontari della Croce Rossa Italiana che oltre ad assicurare un monitoraggio sanitario distribuiscono coperte, bibite e pasti. Tutto l'anno le squadre di 7-10 volontari scendono in strada 4 giorni su 7 dalle 20.00 alle 24.00.
"Per piccoli problemi sanitari interveniamo visitando e curando le persone senza casa direttamente in strada- chiarisce Raffaele Polese, responsabile della Sala Operativa Sociale della Croce Rossa Italiana di Napoli-, mentre per i casi gravi allertiamo il 118. Purtroppo le autoambulanze sono sottodimensionate rispetto alle esigenze, così che il servizio spesso non interviene. Spesso il 118 viene chiamato per persone tossicodipendenti o alcolisti che poi rifiutano un intervento. Ecco che i senza dimora vengono messi in second'ordine e può essere sottovalutata una richiesta di aiuto che potrebbe, se tempestivo, salvare la vita. In questo caso la nostra mediazione è fondamentale poiché consente di ottimizzare le risorse: noi conosciamo tutti i senza dimora e le loro patologie e sappiamo se un caso può essere grave e richiede un intervento immediato". L'intervento della Croce Rossa- dal momento che nel 2014 è diventato un ente privato- è completamente volontario e reso possibile grazie alla sensibilità del presidente della Cri Paolo Monorchio e dei medici volontari.
E sta per scendere in campo anche un nuovo servizio di assistenza so­cio-­sanitaria, di supporto alimen­tare, ammini­stra­tivo e psicologico a soggetti disagiati e sotto la soglia di povertà: ispirata da Mons. Gennaro Matino, Medis è un camper che girerà in lungo e largo l’area metropolitana della città di Napoli, realizzato in collaborazione con Comune di Napoli, Associazione Centro La Tenda Onlus, Associazione Mondo Amico, Fondazione Grimaldi Onlus, Mosi Cicala Onlus e Vegezio.
Uno staff qualificato supporterà gli utenti con problemi socio-sanitari garantendo un accurato servizio medico ed assistenziale di I livello, finalizzato alla sopravvivenza ed al reinserimento sociale dell’assistito. I principali obiettivi che persegue l’organizzazione sono: attenuare le distanze e i disagi sociali; promuovere percorsi di riemersione e reinserimento sociale; supportare il riequi­li­brio delle criticità presenti nel contesto urbano;  mi­gliorare le condizioni igienico-sanitarie e di vita degli utenti; aumentare il livello di partecipazione attiva della cittadinanza sui temi di interesse sociale; divenire, a livello cittadino, un riferimento informativo e statistico sul set­­tore di riferimento; rafforzare reti e partnership con altre realtà del territorio operanti nel terzo settore; attenuare le distanze e fungere da raccordo tra le amministrazioni locali e gli utenti.
Oltre all'assistenza di primo livello, più  che mai, in tempi di crisi in cui a finire per strada può essere chiunque, sono fondamentali progetti di reinserimento lavorativo attraverso cui la persona può riappropriarsi della propria identità sociale e ritornare ad essere autosufficiente.
A questo scopo Gesco ha ideato il progetto “Spazzacammino”che vede coinvolte 11 persone senza dimora impegnate quotidianamente da oltre due mesi in un’attività di pulizia delle strade della città di Napoli a fronte della quale viene loro riconosciuto un compenso mensile. In attesa che il progetto raggiunga la sua piena autonomia è stata avviata anche una campagna di raccolta fondi sul sito buonacausa.org all’indirizzo http://buonacausa.org/cause/da-senza-dimora-a spazzacammino?tab=0

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