Tutelare i bambini e i loro genitori

Il percorso del Comune di Napoli

mani-bimbiUna giornata di studio sulla tutela ed il supporto sociale ai bambini ed ai genitori vulnerabili: un nuovo percorso di ricerca e approfondimento metodologico a cui è dedicato un seminario di studi in programma per  il 30 ottobre a Castel dell’Ovo, prova a fare il punto e offrire un confronto sulla delicata tematica che ha sempre più bisogno di un lavoro integrato di protezione. 

Dare un sostegno a chi è più vulnerabile, le famiglie napoletane, i bambini e gli adulti che le costituiscono: è questa una delle attività su cui è più concentrata l’attenzione e gli sforzi di diversi attori del Welfare e delle Politiche educative della città. Ma mettere assieme i diversi punti di vista, gli spunti metodologici dati dal lavoro sul campo, è uno dei passi necessari per fornire aiuto e supporti concreti e tangibili. Perché la prima sfida è permettere che a chi ne ha bisogno, di vedere riconosciute le loro necessità.

Il seminario parte da un lavoro fatto negli ultimi due anni nella nostra città, tant’è che durante la giornata sarà presentato anche un documento che analizza la situazione napoletana partendo dai dati: sono oltre 5mila i minori che a Napoli sono assistiti dai servizi sociali e circa 2000 di loro hanno un vissuto di maltrattamento che si esplica all’interno del nucleo familiare: ciò non significa solo ed esclusivamente violenza fisica ma anche altro. Molto altro. Circa 1000 bambini, ad esempio, devono vedersela con la trascuratezza che significa soprattutto sperimentare su sé stessi, quando non si è ancora in grado di cavarsela da soli, l’incuria. 300 sono vittime di maltrattamento psicologico,  106  di “patologia delle cure” ovvero la patologia nella somministrazione delle cure che i genitori dovrebbero rivolgere ad un bambino ma che risultano inadeguate ai suoi bisogni fisici, psichici e soprattutto alla sua età ed al suo sviluppo.  160 sono invece i bambini e ragazzi che conoscono il maltrattamento fisico e 400 hanno assistito allo stesso e pur non essendone la vittima diretta, ne subiscono le conseguenze: quelle dell’aver visto, sentito, forse compreso. Infine, sono 120 i minori napoletani vittime di abuso sessuale. Per tutti loro, c’è bisogno di un lavoro congiunto che possa arginare i danni di quanto si è subito, impedendogli di riflettersi negativamente sulla personalità del bambino e sulla sua qualità di vita. E questo percorso va ricercato assieme ai vari agenti – comunali, regionali, nazionali – perché, come ci spiegava Dora Artiaco, assistente sociale del Comune, Vice Presidente del Cismai e Referente per la città di Napoli  - “Il maltrattamento è un fenomeno diffuso e trasversale a tutte le classi sociali quindi la presa in carico di minori maltrattati è distribuita in maniera piuttosto uniforme nei 21 centri di servizio sociale, tranne rare eccezioni”.

L’incontro del 30 ottobre ha il patrocinio dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Campania, dell’Ordine degli Psicologi della Campania  e del Cismai. I lavori cominciano alle 8,30 e a moderare il dibattito è Barbara Trupiano, dirigente del Servizio Politiche per l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di Napoli. L’ente partecipa alla giornata in maniera attiva: saranno presenti anche il sindaco De Magistris e il direttore centrale “Welfare e Politiche” Giulietta Chieffo che porteranno i saluti istituzionali assieme a Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche Sociali della Regione Campania. A spiegare il percorso realizzato  Galli dal Servizio Programmazione Sociale e Politiche di Welfare del Comune e Giordano, coordinatrice del progetto dalla cooperativa sociale “Orsa Maggiore”. Sono programmati anche gli interventi dal  gruppo di ricerca che racconteranno del processo di implementazione e del percorso di revisione del documento. In seguito, Bertotti dall’Università Milano Bicocca porterà la sua relazione sulla “Ricerca azione a supporto della riflessività nelle attività di tutela dell’infanzia”. Ma la parte che vede la partecipazione attiva di chi quotidianamente si occupa di minori e famiglie è quella della tavola rotonda moderata dal giornalista Ettore De Lorenzo e che vede la discussione aperta ai vari punti di vista per un lavoro integrato di protezione dei bambini e delle famiglie vulnerabili: Sergio, presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli; Gentile, procuratore della  Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli; Artiaco del Comune di Napoli - Cismai; Trifuoggi dell’Asl Napoli 1 Centro; Calemme del CNCA, relazioneranno prima che  Roberta Gaeta, Assessore al Welfare del Comune di Napoli  e Vincenzo Spadafora, Garante Nazionale per l’Infanzia traccino le linee di prospettiva per il futuro prossimo: non solo quello del lavoro da svolgere e dei servizi da offrire, ma – in un senso assai più concreto di quanto immaginiamo – quello di molti bambini napoletani.

RF

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