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venerdì 19 Aprile 2024




Poliziotti incatenati davanti Poggioreale

Il SAPPE protesta per le condizioni delle carceri

carcere-di-poggiorealeQuesta mattina il SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) ha promosso una  manifestazione organizzata davanti il carcere di Poggioreale, per denunciare la mancanza di sicurezza che si vive nelle strutture penitenziarie, causata in particolare dal sovraffollamento delle carceri in Italia, oltre 25mila detenuti in più rispetto alla capienza legale, e dalla mancanza di personale, circa 7mila agenti in meno rispetto alle esigenze.

Il SAPPE ha contestato tra l’altro: “il capo del DAP Giovanni Tamburino ed una gestione del Corpo della Polizia Penitenziaria fallimentare e distante dalla realtà; le condizioni di assoluta emergenza del sistema penitenziario in Regione che vede la presenza di 8300 detenuti invece che 5500, quanti potrebbero essere ospitati; la situazione drammatica del carcere di Poggioreale con 2800 detenuti; le carenze dell’organico di polizia del carcere di Napoli con  200 agenti in meno; la mancata fornitura del vestiario spettante al corpo di polizia; la mancanza del rispetto delle relazioni sindacali; il mancato rispetto dei principi costituzionali previsti per una giusta esecuzione penale che garantisca i più elementari diritti umani ed il rispetto della dignità del soggetto recluso”.

Donato Capece, segretariato nazionale del SAPPE che presenzierà a manifestazioni in tutta Italia ha dichiarato: “''I detenuti sono stipati come sardine in carceri la cui popolazione e' per il 40% di detenuti

in attesa di giudizio. E' una vergogna condannata più volte dalla corte di giustizia di Strasburgo, ma non si muove nulla'.  In altri paesi si utilizzano molto di più le misure alternative al carcere. Ad esempio in Spagna si è obbligati ai lavori di pubblica utilità fino a 240 giorno gratis e poi si è retribuiti. In Italia siamo assolutamente indietro. Sono stati buttati dal 2001 al 2011, 10 milioni di euro per braccialetti elettronici che non sono mai stati utilizzati solo perché un detenuto cileno è riuscito a sganciarlo. La realtà la tecnologia si è evoluta, ma i braccialetti vengono utilizzati solo per detenuti “illustri” come Lavitola, non per quelli comuni. La Cancellieri ha rinnovato il contratto con la Telecom per 9,5 milioni di euro, ma da gennaio 2012 sono stati applicati solo 7 braccialetti. Eppure a fronte di un costo a detenuto in carcere di 200 euro al giorno, i braccialetti costano tra i 30 e i 90 euro”.

“A Poggioreale siamo 750 agenti, ne mancano 200- racconta un poliziotto di Poggioreale-. Abbiamo turni di otto ore ognuno e un agente si trova a controllare 150 detenuti. In queste condizioni parlare di rieducazione è impossibile. Ecco che i detenuti fanno solo un’ora d’aria la mattina e una il pomeriggio. C’è un campetto di calcio, ma non giocano quasi mai perché se qualcuno si fa male, non siamo abbastanza per gestire le emergenze”.

Alla manifestazione erano presenti i vertici nazionali del Sindacato di Polizia e trenta agenti di polizia penitenziaria incatenati davanti al carcere di Poggioreale, dietro di loro uno striscione che lancia un grido d'allarme a Napolitano: ''Il SAPPE si appella al Capo dello Stato: più rispetto per la polizia penitenziaria''.

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