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venerdì 29 Marzo 2024




A Napoli lo “Sportello di solidarietà” della FAI

Un tavolo di professionisti aiuterà le vittime di estorsione e usura. 

sportelli-di-solidarietaAvvocati, esperti bancari e aziendali e psicologi. A Napoli e Palermo, un tavolo di professionisti, accoglierà gratuitamente le vittime di estorsione e usura presso gli “Sportelli di solidarietà” della FAI realizzati nell’ambito del PON Sicurezza.

All’inaugurazione napoletana è intervenuta anche Elisabetta Belgiorno, commissario nazionale di Governo per le iniziative antiracket ed antiusura che ha dichiarato: “l’aspetto più innovativo è arrivare prima che singoli e famiglie diventino vittime, andando incontro ai tormenti, i disordini contabili, la disperazione che si fa spazio prima che si arrivi al punto di non ritorno”.

Giovedì, 16 maggio, è stato inaugurato lo “Sportello di solidarietà” con sede negli uffici nazionali di Corso Umberto I - 22, della FAI (Federazione nazionale delle Associazioni Antiracket ed Antiusura Italiane), realizzato nell’ambito del Pon Sicurezza e reso possibile grazie al sostegno del Ministero dell’Interno, del Commissario antiracket e delle forze dell’ordine.
Gli “ascolti di aiuto” finalizzati alla fuoriuscita dal racket e dall’usura saranno effettuati da diverse professionalità: avvocati, esperti aziendali e bancari, psicologi selezionati tramite bando pubblico del Ministero dell’Interno. Uno Sportello analogo verrà inaugurato entro fine maggio a Palermo. 

FAI: un’esperienza ventennale. L’operatività degli Sportelli fa tesoro dell’esperienza ventennale realizzata in questo campo dalla FAI, a partire dall’Ambulatorio antiusura di Roma attivo dal 1996 e dagli Sportelli realizzati in collaborazione con i comuni di Roma e Napoli.
“Le associazioni antiracket dalla loro nascita hanno incoraggiato le vittime a denunciare assicurando loro una tutela soprattutto in sede giudiziaria e in riferimento ai problemi della sicurezza personale- ricorda Tano Grasso, presidente onorario della FAI-. Nel corso degli anni si è ben compreso che questo intervento non è più sufficiente: se dopo la denuncia si è costretti a chiudere il negozio, o la propria famiglia si disgrega, può servire a poco la soluzione di un problema se restano irrisolte tante questioni causa di malessere e di sofferenza. Perciò ci siamo resi conto che assicurare a chi denuncia un’inalterata qualità della vita e la redditività dell’azienda, soprattutto nei casi di usura, è una condizione indispensabile per incoraggiare altri imprenditori a denunciare a loro volta e, quindi, a rendere più incisiva la lotta”.

Come funzionano gli Sportelli della solidarietà. Gli Sportelli offrono ulteriori servizi per la soluzione dei gravi problemi economici e finanziari, per affrontare le situazioni di crisi delle piccole aziende, per sostenere relazioni sociali e familiari a volte compromesse. I legali intervengono con i loro consigli per affrontare l’impegnativa fase della denuncia e del processo; gli esperti aziendalistici aiutano a gestire situazioni di crisi e/o rapporti difficili con fornitori, banche, ecc.; gli psicologi sostengono le vittime nella delicata fase della transizione ad una definitiva normalità. Gli esperti lavorando sinergicamente e mescolando competenze e sensibilità metteranno in atto un rapporto virtuoso con la persona sostenendola nel percorso di ritorno alla serenità perduta.
Un lavoro simile è già stato compiuto fin ora dalla FAI quasi esclusivamente a titolo volontaristico: “Ricordo quante persone distrutte arrivavano da noi e sentire il loro dolore mi faceva tanto male e tanto bene quando finalmente riacquistavano il sorriso. Oggi finalmente abbiamo un sostegno che ci fa stare sereni e ci darà la possibilità di lavorare ancora meglio”, spiega Silvana Fucito, vice presidente nazionale della FAI.

Opportunità per i giovani. Alessandra Clemente, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli,  che ha svolto il suo tirocinio post laurea alla FAI ha ringraziato calorosamente lo staff per quella esperienza “di crescita importante, che mi è servita ad acquisire consapevolezza e senso critico”, e ha dichiarato: “Voglio che questo luogo venga conosciuto dai giovani delle facoltà di giurisprudenza, sociologia, psicologia, economia e che diventi per loro un’opportunità di tirocini e stage formativi. Solo entrando in prima persona nei problemi della città si può diventare protagonisti, solo toccando con mano le difficoltà delle vittime si può capire che riguardano tutti”.

Il principio di fondo della FAI è la responsabilità. L’aiuto deve mirare a sollecitare un’assunzione di responsabilità da parte della vittima, perché senza di essa la prospettiva di un reinserimento non si avvicina. La denuncia dell’estorsore è la condizione senza la quale le persone non potranno intraprendere il percorso offerto dallo Sportello della solidarietà.  “Non offriamo denaro ma consigli- chiarisce Grasso-, suggerimenti, assistenza, nella convinzione che, molto spesso, questo tipo d’aiuto è più importante della stessa erogazione di prestiti. Non solo perché offrire un prestito a chi è già seriamente indebitato potrebbe aggravare la situazione debitoria e allontanare la soluzione dei problemi; ma, soprattutto, perché la risposta più efficace e duratura all’indebitamento è quella di intervenire sulle sue cause, rimuovendole e impedendone la riproduzione nel tempo”. Anche il prefetto Elisabetta Belgiorno commissario nazionale di Governo per le iniziative antiracket ed antiusura ha sottolineato il ruolo della responsabilità personale e della prevenzione: “Sono convinta che questo sportello farà scuola e sarà un modello da esportare. Uno sforzo in più verrà fatto anche per sostenere chi rischia di cadere nell’usura, accogliendo i tormenti delle famiglie, i disordini contabili, la disperazione che si fa spazio prima che si arrivi al punto di non ritorno. Alle persone si richiede però una risposta consapevolmente responsabile: chi ci stringe la mano prende prima di tutto un impegno con se stesso, con il recupero della dignità”.

Sono intervenuti inoltre alla presentazione Giuseppe Scandurra, presidente nazionale della FAI e il prefetto di Napoli  Francesco Musolino che hanno sottolineato come la sinergia tra FAI, prefettura e forze dell’ordine sia fondamentale per garantire la risoluzione dei casi di usura e racket.

Per prenotare un incontro presso lo “Sportello della solidarietà” si può chiamare dalle 10.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì al numero: 0815519771.

Info: http://www.antiracket.it/

Alessandra del Giudice

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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