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Mercoledì 24 Aprile 2024




Diventare grandi assieme alle proprie idee

Start up, bandi e progetti a sostegno dell’impresa giovanile: funzionano?

derevMa allora fare impresa, si può? I giovani che hanno un’idea innovativa possono davvero metterla a frutto? Abituati a dover rinunciare al sogno di un lavoro stabile e retribuito, per gli under 40 c’è una possibilità, quella di puntare all’economia creativa attraverso una serie di progetti, bandi e agevolazioni. Ma in primo luogo, bisogna credere alla propria idea.

 Roberto Esposito è il fondatore della piattaforma DeRev (http://www.derev.com), un active media e piattaforma per creare innovazione attraverso crowdfunding, raccolta firme e democrazia partecipativa. La sua idea è oggi una realtà concreta cui lavorano altre 13 persone, tutti giovani campani: “Io sono il più piccolo – spiega – ho 27 anni. Il più grande ne ha 40”. Roberto ha portato in giro il suo progetto, quello di uno spazio web per la social innovation che fornisse strumenti per trasformare in un progetto concreto le proprie idee. “Ho partecipato a vari incontri per far conoscere DeRev e nello scorso agosto ho firmato un contratto con un privato che oggi ha una quota di minoranza della società per 1 milione e 250 mila euro. Dal mese di febbraio operiamo concretamente, abbiamo una sede al Vomero e pensiamo di espanderci ancora di più, da un livello nazionale a quello europeo. Ci siamo occupati, tra le altre cose, della raccolta fondi per la ricostruzione di Città della Scienza, arrivando a raccogliere 170mila euro, ma sulla nostra piattaforma trovano spazio tutti, dalle band musicali alle associazioni onlus ai partiti politici. Ci occupiamo di tutti i settori che sono importanti per far conoscere e crescere un'idea, dal content al marketing all'informatica”. DeRev è, inoltre, una start up con cui Campania Innovazione ha firmato un accordo di collaborazione: “Aiuteremo ragazzi come noi a dare concretezza alla loro idea”.

Supportare la capacità imprenditoriale giovanile sembra dunque un buon modo per intervenire direttamente anche sulle sorti, piuttosto annichilite, dell’economia regionale. Attualmente ci sono  due percorsi campani, “Creative Factory” e “Smart Lab Incubator”, che si muovono proprio in questa direzione, candidandosi a diventare, per 55 progetti, il luogo giusto in cui crescere e farsi realtà operativa.

La Creative Factory

Supportare le idee più innovative e aiutare i potenziali, giovani imprenditori a farsi largo nel marketing, nella finanza agevolata, nell’acquisizione di brevetti e di nuovi strumenti dell'industria creativa, fino ai programmi europei e ai rapporti con le banche. Ecco in cosa consiste questo sistema integrato promosso da Campania Innovazione attraverso la Rete Regionale Ricerca e Innovazione - Campania In. Hub. Dopo la selezione di 3 progetti di start-up d'impresa e 9 idee concentrate su soluzioni innovative di prodotto e di servizio (a partire dalle 48 iniziali domande di partecipazione presentate) la Creative Factory è ai nastri di partenza. Alle 12 nuove idee di business si aggiungono, inoltre,  altri 7 gruppi di giovani: sono i ragazzi che hanno portato a termine con successo il percorso laboratoriale della scorsa edizione di Creative Clusters, iniziativa rivolta a giovani di età compresa tra 18 e 36 anni per valorizzare le loro intuizioni creative nel miglioramento la qualità della vita ed a contribuire ad uno sviluppo sostenibile, economico e sociale del territorio, in linea con la programmazione regionale.

Tra i progetti, ci sono anche la prima beer firm per la produzione di birre artigianali sulla base di ricette elaborate in partecipazione con il pubblico, un dispositivo per facilitare il superamento di piccole barriere architettoniche consistenti in gradini o piccoli dislivelli e una serie di laboratori didattici dedicati all’infanzia, progettati secondo un metodo creativo innovativo che coniuga Information Technology, gioco e apprendimento, superando il tradizionale approccio educativo e incentivando i bambini al futuro consumo di cultura. 

Clicca qui per visualizzare la scheda sintetica sui tutti i nuovi 19 progetti d’impresa

All'ultima edizione di Creative Clusters sono state presentate 86 idee di impresa di cui 30 sono state selezionate. Sono 59 i giovani progettisti che hanno partecipato, in tutto, a 8 laboratori (64 ore  di formazione in totale). 50 sono stati gli incontri di orientamento one-to-one e 53 gli incontri con imprenditori, finanziatori, stakeholder. Dei 5 vincitori che hanno seguito un percorso di preincubazione (in sostanza un tutoraggio dedicato con la partecipazione a varie iniziative e   il coaching con imprenditori esperti, l'accesso alla finanza agevolata e di rischio) 3 sono oggetto di presentazione nella sezione Pitch di Kublai (Crafty Parking, Geotodeals, Smartdom).

Oggi, tutte le attività sono svolte nel contesto del Polo Tecnologico di Campania Innovazione, in cui ha sede un sistema di imprese ad elevato contenuto tecnologico, con un fatturato pari a circa 13 milioni di euro, cresciuto di quasi il 40% negli ultimi due anni, e 206 addetti (con un aumento dell’11% nello stesso periodo). Il Polo festeggia proprio quest'anno il primo decennio di attività, in cui ha erogato 120 percorsi di assistenza alle imprese (preincubazione, incubazione, business park) e ospitato oltre 90 imprese, con un turn-over pari al 71%, un periodo di permanenza medio delle imprese fuoriuscite pari a circa 4 anni e un tasso di sopravvivenza delle stesse che si attesta fra l’85 ed il 90% circa.

Lo Smart Lab Incubator

Una sede fisica in uno spazio di co-working e un'assistenza one to one volta a trasformare il progetto in una vera compagine aziendale: è questo lo scopo del programma di preincubazione di idee d'impresa focalizzate sulle smart cities e sul design, promosso dalla Fondazione Idis - Città della Scienza Smart Lab Incubator e selezionato come nodo della rete “Campania Innovazione” dell’Assessorato alla Ricerca della Regione Campania. A partire dal bando, scaduto il 31 gennaio scorso, cui sono pervenute 36 idee di progetto ( il 70% delle quali è di under 35, mentre è pressoché identica la presenza dei due sessi) ne saranno selezionate 6. Cosa andrà avanti? Il bike sharing, lo sviluppo di applicazioni per servizi turistici, i prodotti d’abbigliamento di design con materiali innovativi  o la visual communication?

Le potenzialità: nuovi programmi e nuovi bandi

E chi non ha partecipato ai due progetti o non è stato selezionato, cosa può fare? In primo luogo tenere alta l’attenzione: c’è, oggi, un programma di lavoro congiunto tre Campania Innovazione e Città della scienza rivolto alla community di startupper e makers sulle idee di business. Si basa sull’accompagnamento verso un percorso imprenditoriale, di tutela della proprietà intellettuale, di trasferimento in contesti produttivi idonei, attraverso un processo collaborativo che incoraggia la contaminazione fra competenze multidisciplinari. Il percorso prevede innanzitutto degli incontri mensili, aperti a tutti, che toccheranno ambiti come la formazione imprenditoriale, l’ approfondimento e la valorizzazione delle idee.

Dalla Regione vengono poi parole incoraggianti. L’assessore alla Ricerca Scientifica, Guido Trombetti è convinto che “Dare opportunità ai giovani può cambiare in meglio la loro vita e quella dei territori. I risultati fin qui raccolti ci confortano e ci invitano ad investire di più in innovazione,  un settore prioritario per la crescita del Paese”,  mentre Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e allo Sviluppo economico annuncia: “La Regione Campania ha stanziato, nell’ambito del PAC, 75 milioni di euro per le azioni a favore delle start up. È inoltre inserita all’interno della Finanziaria Regionale la costituzione della Rete degli Incubatori che erogherà programmi a supporto di tutto il processo che va dalla creazione di impresa e alla valorizzazione dell'idea innovativa.” Ci sono poi i Ministeri dell’Istruzione, Università e Ricerca, e dello Sviluppo economico che hanno promosso un nuovo bando, denominato Start Up, rivolto alle micro, piccole e medie imprese di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con una dotazione complessiva di 30 milioni di euro. Fabrizio Cobis, Autorità di Gestione del PON Ricerca & Competitività 2007-2013 del MIUR spiega: “Il bando si rivolge innanzitutto alle  imprese costituite da meno di sei anni, interessate a presentare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ ambito delle seguenti tre linee d'intervento: Big data (Cloud computing; Data integration; Cyber security; Big Data Analytics);  Industria culturale creativa (Digital Cultural Heritage; Making e Design; Spazi della Cultura 2.0); Social innovation Cluster. Una quarta linea di intervento è riservata alle Università per realizzare "Contamination Lab”, ovvero luoghi di collaborazione tra studenti di discipline diverse che promuovono la cultura dell'imprenditorialità, dell'innovazione e del fare.” La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata per il 10 maggio 2013 e Campania Innovazione ha già attivato un servizio di informazione e assistenza per le startup che intendano partecipare, attraverso la Rete Campania In.Hub, istituita nella Finanziaria regionale 2012.

Clicca qui per il bando

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