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Giovedì 18 Aprile 2024




Una cittadella del Cinema a Scampia

Dalla discussa fiction Gomorra un’opportunità per il quartiere.

scampiaLa nuova fiction per la tv Gomorra, ispirata al libro di Roberto Saviano e prodotta da Cattleya per Sky, si girerà anche a Scampia. Trovato un accordo tra realtà locali e produzione. Gaetano di Vaio, racconta come dalla collaborazione con i colossi del cinema potrebbe nascere un centro di formazione per le arti del cinema. Mentre non cala l’attenzione sul pericolo che il Cinema strumentalizzi l’immagine del quartiere e della città di Angelo Pisani, presidente della VIII Municipalità, che rilancia: perché non realizzare nuova Città della Scienza nelle vele?

Gaetano di Vaio, dei Figli del Bronx sta svolgendo il ruolo di intermediario nella diatriba creatasi tra Sky-Cattleya, produzione cinematografica della fiction Gomorra, e le associazioni e le istituzioni del territorio di Scampia.
All’idea di girare la fiction a Scampia era contrario in primo luogo Angelo Pisani, che dopo l’ultimo incontro con i produttori, avvenuto due giorni fa, ha detto “no” alle immagini stereotipate del male, solitamente amplificato e romanzato, ma “si” ad esempi positivi e nuova luce per il futuro. 

Gaetano di Vaio racconta i retroscena della vicenda. Dietro la diatriba sull’immagine negativa di Scampia, si nasconde anche un'altra realtà. “Diverse associazioni del quartiere inizialmente erano contrarie a girare Gomorra perché temevano non solo che venisse proposta un’immagine negativa di Scampia, ma anche perché c’era chi voleva approfittare di questa occasione per sfruttare a suo vantaggio il territorio”- dichiara senza peli sulla lingua Gaetano di Vaio. Per il momento, ma solo per il momento non fa nomi, ma parla di “una grande realtà che storicamente ha monopolizzato i servizi per il cinema e la tv a Napoli”.
Anche a causa di questa realtà “che in modo clientelare ha fatto da “prenditrice più che da imprenditrice, impedendo alle piccole realtà di venire fuori, Napoli che potrebbe a tutti gli effetti rappresentare una nuova “Cinecittà” è rimasta per anni relegata a ruolo ombra di Roma.  
“Anche in occasione di Gomorra questa azienda si è comportata in modo scorretto- denuncia Di Vaio-: aveva stabilito un compenso fuori mercato per le comparse, lucrando sul guadagno. Scampia è una ferita aperta: non si può gestire un progetto così delicato con un approccio commerciale”.
Non hanno colpa Sky e Cattleya, secondo Di Vaio, che di fatti hanno licenziato la società “monopolizzatrice” a cui si erano rivolte.
Gaetano in qualità di regista e produttore cinematografico, nato e cresciuto nella realtà di Scampia è intervenuto dunque come mediatore: ha revisionato tutti i dialoghi e ha accompagnato la produzione a conoscere il mondo reale di Scampia. La fiction sarà girata per due settimane a Scampia: le comparse saranno ben pagate e verrà messa in luce la normalità del quartiere. “Stefano Sollima, ottimo regista, ha modificato il copione non tanto per le pressioni esterne, quanto perché, come avviene spesso nel cinema, quando conosci meglio il contesto sociale e ambientale, puoi cambiare idea. Le associazioni inizialmente contrarie sono oggi più serene e fiduciose: hanno capito che la fiction può essere una risorsa. Il ritorno maggiore sarà in termini di relazioni e contatti: auspichiamo che si smuovano energie positive”.

Un centro di produzione cinematografica a Scampia. L’idea è proprio quella di approfittare dell’occasione Gomorra in favore del territorio. “E’ da tempo che abbiamo l’idea ambiziosa di creare una “Scuola indipendente dei mestieri del cinema” in cui i giovani del territorio potrebbero formarsi per intraprendere i mestieri che vanno dall’elettricista, al fonico, all’operatore, al montatore. La scuola inoltre dovrebbe diventare una vera e propria cittadella di produzione del “cinema del reale”- spiega Di Vaio.
Il progetto piace anche al Comune di Napoli, ma considerando l’annosa problematica dei fondi, si proporrà a Sky e Cattleya di contribuire al finanziamento. Inoltre i colossi del cinema si impegneranno ad acquistare i prodotti cinematografici: film, documentari e quant’altro verrà prodotto negli “Studios di Scampia”. Il taglio di queste nuove produzioni non sarà lesivo dell’immagine della città, assicura di Vaio: “Si possono infatti affrontare alcuni temi difficili come la camorra deridendoli, in chiave ironica, alla Troisi”.

Città della Scienza a Scampia? L’idea della Cittadella del Cinema, piace anche all’avvocato Angelo Pisani, che tuttavia precisa: “Quella del centro di formazione artistico cinematografico è una buona ipotesi, una buona notizia, anche se non so chi si accollerà dei costi così elevati. L’importante è che il prezzo da pagare non sia quello di barattare l’immagine territorio. A Scampia ci sono molte più realtà positive che negative, penso al 65% di verde pubblico, la percentuale più alta tra tutte le municipalità; penso ad associazioni come il Mammut, il carnevale folcloristico del Gridas, e poi le scuole e i professori i veri eroi. Il quartiere è primo anche per lo sport grazie a campioni come Maddaloni, campione olimpionico judo, e a due squadre calcio in serie D. Inoltre Scampia è epicentro di quella che sarà nuova città metropolitana, i  politici potrebbero essere lungimiranti e investire nella Municipalità così da determinare un vero e proprio cambiamento culturale: ad esempio perché non realizzare la nuova Città della Scienza nelle vele?”.

Alessandra del Giudice

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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