“L’uomo e il legno” subisce atto vandalico nella notte

Danno di oltre 40 mila euro, ma “non si tratta si un semplice furto”.

uomo-legno-furto“Il lavoro artigianale è una chiave per l’emancipazione”, questa l’idea alla base della missione della Cooperativa sociale “L’Uomo e il legno” che dal 1995 realizza percorsi di reinserimento lavorativo per soggetti svantaggiati e a favore di bambini e adolescenti a rischio attraverso corsi di formazione in: falegnameria, restauro, arte presepiale, ceramica. Ed è questa idea di lavoro solidale e cooperativo che si è tentato di derubare stanotte vandalizzando la sede della Cooperativa, in viale della Resistenza a Scampia.

Armadi rotti, porte e cancelli forzati, documenti stracciati e gettati a terra, stanze messe a soqquadro, oltre al furto di quattro computer, uno schermo al plasma e tutti gli strumenti di lavoro della cooperativa artigiana: questa la sconcertante scoperta che hanno fatto questa mattina gli operatori della Cooperativa sociale di falegnameria. A seguito della denuncia contro ignoti sono arrivate le forze dell’ordine e poi la polizia scientifica per rilevare le impronte digitali. Quarantamila euro i danni stimati. Eppure non si tratta di un semplice furto.
“Il messaggio che volevano lanciare è “possiamo entrare quando vogliamo”. Evidentemente diamo fastidio perché rappresentiamo la legalità e l’economia pulita che disturba il flusso dell’economia illecita”- spiega Vanacore. Di fatti già a Natale alcuni sconosciuti si erano introdotti nell’ufficio della falegnameria sfondando le finestre e commettendo degli atti vandalici con evidente scopo intimidatorio.
Il lavoro onesto toglie braccia alla criminalità se questa si è scagliata in modo così violento contro la Cooperativa che in tanti anni ha accompagnato e formato bambini e adulti che oggi sono inseriti socialmente. Un esempio su tutti quello di un ragazzino, senza mamma, con padre in carcere che proveniva da un ambiente sociale fortemente deprivato, “arrivato da noi a 14 anni che oggi è falegname, socio lavoratore della cooperativa”.

Realizzare un oggetto da zero, vederlo nascere grazie alle proprie mani, rappresenta un po’ il paradigma della vita ed è per questo che stimola la crescita sociale e culturale individuale, in opposizione alla catena di montaggio che invece non lascia spazio alla creatività”. L’Uomo e il Legno grazie ad un servizio di global service commercializza i mobili e gli oggetti di artigianato, fornisce preventivi gratuiti, servizi murari ed elettrici, dunque crea concretamente opportunità di lavoro. Quelle di cui ha bisogno Scampia.

Proprio la settimana scorsa Vanacore, commentando la polemica sulla fiction tratta dal libro Gomorra, da girare sui territori di Scampia, aveva scritto su face book: “Perché non pensare di lasciare agli abitanti qualcosa? Per esempio finalizzando il film al miglioramento delle condizioni di vivibilità del quartiere attraverso la creazione di un indotto lavorativo ed un inizio di radicamento della Cultura del Lavoro: assumendo la manovalanza e gli interpreti tra i suoi abitanti … Coinvolgere scuole, enti, realtà del terzo settore già impegnate contro la malavita e la delinquenza pubblicizzando, attraverso le riprese, le loro iniziative. Scampia come luogo di sviluppo ha bisogno di lavoro e risorse: perché non si continui a raccontare sempre la solita storia".
Tanti i messaggi di solidarietà ricevuti dalla Cooperativa tra cui quello del Consorzio Gesco, cui l’Uomo e il Legno aderisce dal 2003: “Non è la prima volta che siamo oggetto di atti di violenza – dichiara il presidente di Gesco Antonio Gargiulo - sempre sul territorio di Scampia. Siamo vicini ai nostri operatori e alle famiglie. Siamo consapevoli di essere considerati una minaccia nelle zone a rischio, perché sottraiamo risorse umane alla criminalità organizzata. Proprio per questo, non ci arrendiamo e invitiamo le istituzioni e le forze dell’ordine a non abbandonarci”.

“Dall’inizio dell’anno è l’ennesimo attacco contro sedi di cooperative che lavorano in territori ad alta densità mafiosa - dichiara Paola Menetti, presidente nazionale Legacoopsociali - come la Nuova cucina organizzata di San Cipriano d’Aversa. A tutte le istituzioni chiediamo di tutelare chi ogni giorno continua a lavorare e promuovere impresa sociale nei quartieri a rischio di Napoli e del Mezzogiorno”.

L'Assessore al Welfare Sergio D'angelo parla apertamente di "un grave atto intimidatorio ai danni di una delle più importanti esperienze  sociali del territorio"- e promette: "Nei prossimi giorni mi recherò presso la  sede della cooperativa per portare la solidarietà da parte di tutta l'Amministrazione al Presidente Enzo Vanacore e ai suoi soci".

Il sindaco e la Giunta hanno espresso piena solidarietà alla coop sociale 'L'uomo e il legno' divulgando il messaggio: “Non sono tollerabili le intimidazioni che sono state compiute, fin dall'inizio di questo nuovo anno, nei confronti di quelle associazioni e cooperative che presidiano la legalità sul territorio, difendendo la democrazia con attività e iniziative non solo simboliche, ma reali e concrete. 'L'uomo e il legno' promuove l'inserimento lavorativo per le persone svantaggiate e attività per minori a rischio, attraverso lo strumento dell'artigianato ed, inoltre, offre una rete di servizi ai cittadini. Un'attività coraggiosa e preziosa che va difesa da ogni intimidazione”. 

Il coraggio L’Uomo e il Legno lo ha dimostrato fin dall’inizio: “Abbiamo lottato per spostarci a Scampia- ricorda Vanacore-: avevamo scoperto che un terreno comunale con destinazione d’uso “polo artigianale” era occupato illegalmente così abbiamo lottato per otto anni insieme ai Gesuiti del Centro Hurtado per liberare quel lotto dove oggi abbiamo la sede e realizziamo le nostre attività e così la palestra Maddaloni”.

Il coraggio lo dimostra anche oggi: “Entro due giorno dobbiamo rimettere tutto in funzione- sottolinea Enzo Vanacore- Riprendere a lavorare è la risposta migliore da dare a chi ha commesso il raid”.

Info. L’Uomo e il Legno Tel. 081 5435924, Fax: 081 5439972

E-mail: coopluomoeillegno@libero.it

Redazione

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