| SEGUICI SU seguici su Facebook seguici su Twitter youtube
Giovedì 28 Marzo 2024




In Campania boom di imprenditori “migranti”

I dati dell’annuale rapporto Caritas Immigrazione.

immigrati-imprenditoriIn Campania si concentra il 30 percento di tutti gli stranieri presenti al Sud. Nella regione sono 190mila gli immigrati, 174 le nazionalità, le più rappresentate Ucraina, Marocco, Sri-Lanka e Cina. Questi i dati contenuti nel XXII Dossier statistico Immigrazione 2012, presentato oggi a Napoli, in contemporanea ad altre città italiane. “Non solo numeri, ma uomini e donne in carne e ossa”, dice il Cardinale Crescenzio Sepe, “Le migrazioni sono un fenomeno rivoluzionario che va affrontato salvaguardando la dignità delle persone”.

La presenza degli stranieri in Campania è quadruplicata negli ultimi dodici anni, con un incremento dell’8,5 percento dal 2010. Secondi i dati elaborati e diffusi dalla Caritas Campania, in controtendenza con quanto avviene nel resto del Paese, si conferma una presenza femminile più forte di quella maschile, il 54 percento di donne contro il 46 di uomini, l’8 percento della popolazione totale. Il 15 percento è costituito da minori, oltre l’80 percento è in età lavorativa, compresa cioè tra i 18 e i 64 anni, solo il 4 percento è ultrasessantenne. “Di fatto con il loro lavoro gli immigrati forniscono un contributo indispensabile al mantenimento della sistema previdenziale”, spiega Giancamillo Trani che ha diretto l’estensione del report regionale, “Il fenomeno più importante dell’ultimo biennio rispetto al passato è l’aumento del numero di immigrati provenienti dall’Asia, già hanno superato i migranti provenienti dall’Africa che storicamente costituivano le comunità più grandi in Campania”. Napoli e provincia catalizzano la parte più consistente del fenomeno migratorio con il 58 percento sul totale regionale. Uno straniero su sei nel Mezzogiorno vive nel capoluogo, a seguire  Caserta (19) e Salerno (16). Gli extracomunitari costituiscono il 73 percento delle presenze regolari complessive, solo un terzo di questi però detiene un permesso di soggiorno illimitato, per gli altri invece solo permessi di lavoro temporanei.

 Dove vivono gli immigrati a Napoli? L’analisi dei dati del Comune di Napoli fornisce anche la possibilità di “mappare” la presenza migrante nelle dieci Municipalità in cui è suddiviso il suo territorio: la I Municipalità (Chiaia, San Ferdinando, Posillipo, ovvero parte dei “quartieri bene” di Napoli) accoglieva il 22,2 percento dei migranti residenti; a seguire, con il 20,4 percento, la II Municipalità (Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, San Giuseppe, Porto), che racchiude il Centro Storico della città,; quindi, con una percentuale del 20,0 percento, la IV Municipalità (San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale), Le altre Municipalità sono distanziate di parecchi punti percentuali: la Terza (8,3), la Quinta (8,0), la Nona (5,2), la Decima e l’Ottava (4,6), la Sesta, (4,5) la Settima (2,2).

 Boom di imprese. Il contraccolpo occupazionale della crisi pesa in modo notevole anche sull’occupazione degli stranieri. Sorprende però il numero  di imprese gestite da immigrati: 8.888. Un dato questo, diffuso da UnionCamera e CNA, che segnalai un vero boom, poco meno di un’impresa su tre in Campania è stata creata da stranieri, il 9 percento del Mezzogiorno I settori in cui è più forte la presenza straniera sono l’artigianato, la manifattura, l’edilizia e gli stranieri che investono di più marocchini, cinesi, senegalesi e nigeriani. “Non si tratta di imprese nate in maniera funzionale al permesso di soggiorno”, spiega Giuseppe Bea,  del CNA, “ma di aziende radicate in modo strutturale nel nostro tessuto economico. Inoltre alla crescita quantitativa ha corrisposto una crescita qualitativa delle imprese create da immigrati, risultano mediamente più longeve di quelle create da italiani. Un dato che testimonia una grande propensione al sacrificio in tempo di crisi”.

 Le urgenze. “Non mancano note dolentissime”, denuncia Giancamillo Trani, “tra gli aspetti urgenti del fenomeno migratorio in Campania su cui intervenire si segnala in primo luogo l’impiego quasi totalmente irregolare di lavoratori migranti in agricoltura, il 90 percento del totale secondo i dati della Filea-Cgil. Va immediatamente sanata la questione Rom, le condizione dei campi nella nostra regione sono insostenibili. Così come occorre intervenire a sostegno dei tanti stranieri che a causa della crisi si ritrovano a vivere in strada. Infine, ma non ultimo, accorciare i tempi per il rilascio dei titoli di soggiorno: venga garantita la certezza del diritto anche ai migranti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

agendo 2023 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
WCT banner
gesco 30 anni
napoliclick
Amicar banner 500

Archivio Napoli Città Sociale