La scuola: luogo irrinunciabile per l’integrazione

Emerge dalla XV assemblea dei Centri Interculturali in corso a Napoli.

bambini-rom-2Scuola e intercultura: due temi prioritari per la convivenza e l’integrazione a Napoli. Emerge dalla la XV edizione dell’assemblea della Rete dei Centri Interculturali, in corso oggi venerdì 26 e domani sabato 27 ottobre all’ex Asilo Filangieri. L’iniziativa, promossa dalla cooperativa Dedalus con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero della Pubblica istruzione e Save the Children, con il patrocinio degli assessorati alla Scuola e al Welfare del Comune di Napoli si svolge per la prima volta in una città del Mezzogiorno.

“Mai come in questo momento l’attenzione all’incontro tra italiani e migranti diventa importante per la città di Napoli – spiega la presidente della coop Dedalus, Elena de Filippo – dove oggi è pienamente in corso un processo di stabilizzazione dell’immigrazione che pone richieste e bisogni di cittadinanza da parte dei migranti. Inoltre, la crisi ha abbassato la competizione e quindi, per la prima volta anche qui, si sentono elementi di discriminazione e cattiveria nei confronti dei migranti. Sembra che si siano indeboliti quei meccanismi di relazioni sociali che mantenevano un equilibrio seppure talvolta nella precarietà o marginalità”.

“Quando si guarda alla questione interculturale oggi, agli scenari mutati della cittadinanza su cui interroghiamo la politica e progettiamo il futuro - dichiara l’assessore alla Scuola del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri - non sempre si riflette sul ruolo fondamentale che, oggi come due secoli fa, continua ad avere la figura del maestro come la scuola nel suo insieme. Nessuna inclusione è possibile senza un alfabeto; e se gli alfabeti si complicano, se i contesti sociali si trasformano, se i metodi cambiano, la sostanza non muta, né muta la funzione di chi quella parola la possiede e la tramanda all’altro”.

Alla prima giornata, dal titolo “Abitare le differenze: fare intercultura fra fragilità, distanze e risorse del territorio”, è dedicata al confronto con quattro sessioni di lavoro (che dureranno dalle 9 alle 13) e un dibattito (dalle 15.30) cui parteciperanno tra gli altri, la responsabile della Rete nazionale dei Centri Interculturali Graziella Favaro, il docente dell’Università della Calabria Paolo Jedlowski, l’antropologo Francesco Vietti, l’assessore alle Politiche sociali Sergio D’Angelo. Tre sessioni anche per la seconda giornata (ore 9/18), dal titolo “Maestri nel mondo: viaggio, alfabeti, esperienze”, che vedrà protagonisti i maestri elementari napoletani insieme a quelli provenienti da altre parti di Italia e del mondo. Interverranno, tra gli altri: Raffaella Milano, direttore Programmi Italia-Europa Save the Children; Vinicio Ongini, del Ministero dell’istruzione; Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud. Daranno il loro contributo alla discussione anche intellettuali e scrittori come Goffredo Fofi, Maurizio Braucci, Maurizio de Giovanni, Peppe Barra.

Tra i partecipanti anche Marco Rossi Doria, sottosegretario alla Scuola e all’Istruzione, che sottolinea: “Sono molto contento di partecipare a una giornata nazionale che riflette sull'importanza dell'educazione nel mondo e che per farlo parte da Napoli che come tante altre città del Mezzogiorno deve trovare nel rilancio culturale nella scuola e nell'intercultura alcune piste per il proprio rilancio”. Durante l’iniziativa saranno allestite le mostre dello “Scarabocchio” (I disegni dei bambini della scuola dell’infanzia) e di Daniela Bernard (“Un napoletano in Cina. Carlo Bernari fotografa la Cina del 1955).

Redazione

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