Varato il nuovo Piano sociale di Zona

Novanta milioni per le politiche di assistenza. D’Angelo: “Il governo torni a sostenere il welfare”

Sergio-dangelo-in-giuntaDopo un anno di commissariamento regionale per far quadrare i conti, il Comune di Napoli vara il nuovo Piano Sociale di zona, programmazione annua delle politiche di assistenza, integrazione e sostegno alle fasce più deboli della cittadinanza. Novanta i milioni messi sul piatto, venti in più rispetto al 2010. L’assessore D’Angelo: “Uno sforzo in controtendenza rispetto alle politiche dei tagli messe in atto da Stato e Regione. Ma per il futuro serviranno più risorse”.

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Il piano si articola in 76 progetti per sei aree di intervento: anziani, disabilità e salute mentale, contrasto alla povertà, dipendenze, immigrati, infanzia e adolescenza. E’ stato varato con una delibera di giunta il 29 giugno scorso ed è il frutto di una concertazione che ha visto coinvolti un centinaio di soggetti, tra municipalità, sindacati, operatori, associazioni di volontariato, e gruppi di rappresentanza degli utenti. “Una novità assoluta rispetto al passato”, dice l’assessore alle Politiche Sociali Sergio D’Angelo, “Non si può più pensare di gestire e organizzare i servizi socio assistenziali prescindendo dal confronto con le esperienze di chi opera sul campo e di chi fruisce dei servizi”. Una sinergia sulle decisioni che l’amministrazione intende istituzionalizzare attraverso la creazione di sei consulte permanenti, una per ogni area di intervento. “Pensiamo sia necessario istituire un piano di governance inclusivo, in modo da poter avere un osservatorio costante sull’efficacia degli interventi e d eventualmente intervenire con correttivi in corso d’opera”, spiega il dirigente del settore Politiche Sociali Giulio De Cicco.

Dei 90 milioni stanziati, il 57 percento provengono direttamente dalle casse del Comune. Per la parte restante saranno finanziati con fondi europei, ministeriali, e con il contributo di enti privati. Gli ambiti su cui si investirà di più saranno le politiche per l’infanzia (28 milioni), di sostegno alla disabilità (22 milioni) e di supporto agli anziani (15 milioni). “Una scelta strategica”, spiega D’Angelo “dettata principalmente dai tagli statali che hanno azzerato di fatto i fondi per l’assistenza a queste categorie del disagio”.

Razionalizzazione dei servizi. Oltre agli investimenti sarà prevista una riorganizzazione strutturale degli interventi. I 300 operatori dei Centri servizi sociali territoriali, ad esempio, non saranno egualmente divisi per numero, ma ridistribuiti per competenze sulla base delle esigenze e delle urgenze nelle singole municipalità. In questo quadro riorganizzativo rientrerà anche l’unificazione in un unico centralino dei vari telesoccorso tematici. Verranno poi rinegoziati i termini di convenzionamento con le strutture private cui sono affidati gli anziani. L’idea è di superare il vecchio modello delle case di riposo con quello di centri di riabilitazione e sostegno, valutando caso per caso chi trarrebbe maggiori benefici da un’assistenza domiciliare. “Rispetto poi a chi ha speculato con le politiche di sostegno alle fasce più deboli della popolazione useremo il pugno duro e sosterremo le indagini della magistratura”, continua D’Angelo, che annuncia, “nei processi che seguiranno il Comune si costituirà parte civile”.

Immigrazione. All’accoglienza e al sostegno ai migranti saranno destinati 8 milioni di euro. Serviranno per attivare sportelli di consulenza legale e sanitaria, favorire l’accoglienza e l’inserimento lavorativo. Discorso a parte per i Rom: il piano prevede una riprogrammazione di tutti i servizi per favorire la loro inclusione sociale. Una prima parte degli interventi sarà effettuata entro la fine del mese. Tra questi è prevista una soluzione ponte per la spinosa questione del Parco della Marinella dove in baracche vivono accampati circa 200 Rom. Saranno trasferiti a breve in strutture di accoglienza nell’attesa di una sistemazione abitativa definitiva. “Miriamo ad adeguarci agli standard europei, è scandaloso che i Rom vivano ancora nei campi. Attraverso finanziamenti comunitari avremo presto a disposizione ulteriori venti milioni di euro per risolvere un’emergenza che ormai permane identica da troppo tempo”, dice D’Angelo. E nel campo di viale della Resistenza a Scampia è vicino l’inizio dei lavori per sostituire roulotte e case di fortuna con 80 nuovi alloggi, secondo un progetto concordato con gli abitanti.

Bilancio. “In un anno siamo riusciti a incrementare del 20 percento gli investimenti nelle politiche sociali. Noi crediamo sia un servizio che viene fatto non solo agli utenti, ma per il benessere e lo sviluppo dell’intera città”, commenta soddisfatto l’assessore. “Resta il dato sconfortante che ci vede ancora lontanissimi dagli standard italiani. In Campania per le politiche sociali si stanziavano fino all’anno scorso 33 euro procapite, rispetto a una media nazionale di 120 euro. Oggi dalla Regione apprendiamo che questa cifra piomberà drammaticamente a 20 centesimi di euro. Il nostro è uno sforzo per supplire a questa situazione, ma servirebbe un investimento almeno doppio. Se il Governo non cambia rotta non ci sarà più un welfare”.

Scheda di sintesi

Per maggiori informazioni:

http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15586

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