Sannino (Anida): “Urgente un incontro con il presidente dell’Inps Tito Boeri”

anida onlusIl presidente dell’Anida (Associazione nazionale italiana diversamente abili) Giuseppe Sannino da circa un mese ha inviato un corposo e voluminoso dossier  - presente sul sito www.anidaonlus.it - al presidente dell’Inps, Tito Boeri, per cercare di mettere fine alla “sua” vicenda personale, diventata una “battaglia simbolo” che si trascina da circa 15 anni.

“Sballottato” da una Giustizia che non riesce a capire fino in fondo la natura del contendere, con sentenze che si rincorrono, procedure giudiziarie che si accavallano ed incartamenti che si intersecano.

“L’Inps non da tregua a Sannino, nonostante 3 Commissioni (Asl e Inps), 2 CTU, una sentenza di 1° grado che gli ha riconosciuto il 100% con  indennità di accompagnamento per una patologia no stabilizzante, ma addirittura ingravescente (Poliomielitico, da circa 65 anni) – scrive l’Anida in una nota - E’ manifestamente fondato l’accanimento che sta perpetrando l’Inps nei suoi confronti, questo si spiega nelle continue denunce fatte dal presidente Sannino, con dichiarazioni, appelli, comunicati e interviste rilasciate alla stampa e alle televisioni locali e nazionali sulla ‘strumentale campagna della caccia ai falsi invalidi’, che si è trasformata in una vera e propria ‘macelleria sociale’ che ha come vittime i veri disabili”.

“Visto l’assordante silenzio delle istituzioni e dei politici in genere, tranne qualche sporadico momento nei quali i veri disabili per ottenere un po’ di attenzione sono stati costretti a difendere i loro vitali e sacrosanti diritti con stressanti manifestazioni che coprono di ‘fango’ istituzioni e politici – si legge ancora nel comunicato - Sannino continua a richiedere maggiore visibilità sui media per evidenziare i problemi che attanagliano i veri disabili, in quanto è indispensabile comprendere e far comprendere l’altra faccia di questa medaglia”.

Sannino afferma: “Come vero invalido, ma principalmente, come presidente dell’Anida, ho ritenuto utile informare e chiedere un incontro al nuovo presidente Inps Boeri, nella speranza che cambiando il maestro sia cambiata anche la musica. In passato non ho mai lesinato, anche pubblicamente, critiche e perplessità al suo predecessore Mastrapasqua (‘braccio armato’ della cattiva politica) sul gravissimo comportamento tenuto nei confronti dei veri disabili. L’unico scopo era quello di ‘fare cassa’, ‘strafottendosene’ delle sofferenze che hanno creato e stanno creando a centinaia di migliaia di veri disabili e le loro famiglie”. E conclude: “Prendetela come volete, ma se non sarò convocato, stazionerò sotto il palazzo della sede Nazionale dell’Inps”.

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