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Mercoledì 24 Aprile 2024




L’assessore D’Angelo: “Preoccupati per le condizioni abitative dei profughi di Lampedusa”

Sergio-dangelo-in-giuntaL’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Sergio D’Angelo ha fatto visita ad alcuni alberghi che ospitano, per conto della Regione Campania - ente attuatore dell’Emergenza Nord Africa - i profughi provenienti da Lampedusa.

Anche se nei due alberghi di Napoli visitati, il Diamond e il Milton, le condizioni abitative e di assistenza sono decenti, le testimonianze dei profughi accorsi hanno confermato le diverse segnalazioni arrivate nelle scorse settimane all’assessorato da parte tanto della Cgil e di altre associazioni. 

Secondo l’organizzazione voluta dal Commissario Straordinario per conto del Governo, Franco Gabrielli, le diverse strutture alberghiere coinvolte nell’accoglienza dei profughi (prolungata fino al 31 dicembre 2012) non dovrebbero limitarsi a garantire il vitto e l'alloggio, ma comportarsi come veri e propri piccoli Centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo (C.A.R.A.) sparsi sui territori.

Di fatto, il contributo loro versato (43 euro al giorno a persona) dovrebbe essere utilizzato per organizzare e gestire l’assistenza sanitaria e legale, l’apprendimento della lingua italiana o di forme semplici di avviamento professionale, il reperimento e la distribuzione di vestiario, la mappatura degli esercizi commerciali presso cui i profughi possano spendere i buoni loro forniti (blocchetti da 10 buoni di 2,50 euro l'uno, distribuiti senza una reale regolarità) per acquistare beni di varia natura.

Allo stato attuale, se non si tiene in considerazione la sensibilità di qualche albergatore che di propria iniziativa provvede a soddisfare le esigenze dei migranti ospitati, i gestori dei diversi alberghi non sono stati informati dei doveri che comporta la disponibilità da loro fornita per l'accoglienza. 

Inoltre, il fatto che il Comune di Napoli non sia stato formalmente coinvolto nelle fasi di accoglienza, se non per quanto riguarda i minori, rende la vita degli oltre 800 profughi accolti nel solo territorio comunale ancora più marginalizzata.

“Una situazione come questa non è oltremodo tollerabile - dichiara l’assessore D’Angelo - Quanto affermato dai profughi e quanto traspare dalle parole degli albergatori lascia intravedere una situazione troppo precaria se rapportata alla gravità della situazione. Il disagio sociale, economico e psicofisico vissuto da queste persone, la maggior parte delle quali concentrate nella sola zona di piazza Garibaldi, ci preoccupa molto”.

“Ciò che più mi allarma è proprio l’assistenza sanitaria, non solo per la loro salute, ma anche per quella pubblica collettiva. Ho già chiesto un incontro - continua l’assessore - con il Commissario Gabrielli, l’assessore Cosenza della Regione Campania e con tutti gli Enti preposti, per poter dare il nostro contributo ed essere coinvolti in vicende così delicate che riguardano un numero sempre crescente di persone che vivono sul territorio del Comune di Napoli. A tutt’oggi non ho avuto ancora risposte. Ciononostante, continuerò a mantenere un'attenzione molto alta su questa vicenda”.

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