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Giovedì 28 Marzo 2024




I numeri del fenomeno e le associazioni che lo contrastano

Difficile stabilire dati certi sull’ usura, quanto emerge attraverso le inchieste giudiziarie scopre solo la punta di un iceberg. Una delle caratteristiche genetiche del fenomeno è proprio la riservatezza della vittima, la scelta di non denunciare. C’ha comunque provato Sos Impresa, l’associazione di Confesercenti nata a sostegno delle vittime, a elaborare una stima realistica incrociando il numero di denunce, operazioni delle forze dell’ordine, processi e esame dei registri contabili sequestrati. Quello che ne emerge è l’immagine di un Paese strozzato (fonte, XIII rapporto “L’Italia incravattata”): negli ultimi tre anni le vittime di usura in Italia sono circa 200 mila, con una media giornaliera di 1.300 reati al giorno, 50 ogni ora. Una morsa che ha provocato la chiusura di 1800 imprese. E il dato nella nostra regione suona ancora più allarmante con una stima di 40 mila vittime di usura. Da segnalare la crescita dell’usura di mafia, un aspetto inedito: dal 2008 le operazioni censite che hanno visto coinvolti esponenti dei clan sono aumentate del 52 percento.

Le denunce.Il numero delle denunce nell’ultimo decennio è rimasto di fatto invariato: mediamente 300 all’anno. Il picco nel 2005 con 406. Dopo il boom, seguito all’uccisione di Libero Grassi che determinò un’onda di ribellione e la nascita di reti e associazioni in difesa delle vittime non si è registrata una crescita significativa. Nell’ultimo anno sono state 331, poco meno di un terzo delle quali in Campania. Cresce, invece, il numero totale delle incriminazioni, con il 2010 che ha segnato il record di 1339 persone, raddoppiando la media degli anni precedenti.

Fondi antiusura.La Campania è al secondo posto, prima la Sicilia, peri soldi erogati dal fondo antiusura a favore delle vittime: 5.601.654,49 nel biennio 2009/10, l’ultimo censito con dati definitivi dal Ministero dell’Interno. Ottantuno le domande di finanziamento accolte nella nostra regione su un totale di 135 domande presentate. La nostra regione, detiene, invece, il primato tra le regioni maggiormente esposte all’usura secondo le stime dell’Associazione Contribuenti Italiani, che lancia l’allarme usura per il 2012: in Italia nel 2012 sono a rischio d’usura 2.960.000 famiglie e 2.420.000 piccoli imprenditori – riferiscono i dati dell’associazione - Il debito medio delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 42.500 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 62.800 euro. Sull’esposizione al debito dei consumatori italiani da segnalare, in tal senso, la denuncia della rivista economica AZ Franchising che denuncia: in Italia il 90 percento dei conti correnti bancari è viziato da Usura e il 60 da Anoticismo (interesse sull’interesse).

La Federazione delle associazioni.Sul fronte della lotta al fenomeno Napoli si segnala per il numero di associazioni antiracket e antiusura, istituite con la legge 44/99 e art.6 DPR 455/99. Se da un lato sono l’emblematico simbolo dell’incremento di questi fenomeni criminali, dall’altro offrono a cittadini e imprenditori sostegno nella scelta di venire allo scoperto e denunciare. Significativa la scelta della Federazione antiracket e antiusura (la Fai), presieduta da Tano Grasso di spostare nel 2005 la sede centrale da Roma a Napoli. Oggi il Coordinamento Napoletano Delle Ass.Antiracket E Antiusura comprende molti presidi territoriali: San Giovanni a Teduccio,  Bagnoli, Ercolano, Torre Del Greco, Pomigliano, Portici, ma anche il centro città con l’associazione "Mediterraneo" di Corso Umberto I, Napoli Centro, e ancora l’Ass. Antiracket "Imprese Edili Per La Legalita'. Mentre nella provincia di Caserta sedi ci sono a Santa Maria Capua, Castel Volturno e l’associazione "Unione Casertana".

La Rete per la legalità. Lavoro parallelo è quello svolto dalla Rete Per La Legalità In Campania Coordinata da Gigi Cuomo, ui aderiscono:  Sos Impresa Napoli, L’associazione Antiracket “Pianura Per La Legalità”, L’ Associazione Antiusura “Occhi Sul Mondo” Di Napoli, L’ Associazione Antiracket Di Portici, La Cooperativa Sociale Xenia Di Napoli, L’ Associazione Progetto Pianura, L’ Associazione Don Chisciotte Di Acerra, La Rete Legale Etica Di Napoli, Sos Impresa Salerno, Fondazione Nashak Di Teggiano – Sa, Cofidi Di Eboli, Coordinamento Libero Grassi, Salerno,  Indiani D’occidente – Salerno, L’ambulatorio Antiusura Di Caserta, Sos Impresa Avellino.

Fondazione Moscati. Un caso molto particolare nel panorama delle associazioni antiusura è quello della Fondazione Moscati nata nel 1992 e presieduta da Padre Rastrelli. Nata al centro di Napoli nella chiesa del Gesù Nuovo si caratterizza per un aiuto e un lavoro di prevenzione che però esclude il ricorso alla denuncia. Oggi conta 26 fondazioni coordinate in una consulta nazionale che costituisce un’associazione di fondazioni, con oltre 90 sportelli di ascolto, ha sostenuto in tutta Italia oltre 3.000 persone e famiglie con un movimento di 32 milioni di euro in 20 anni quale fondo di garanzia per migliaia di prestiti all’anno per un totale di 3.200 famiglie soccorse. Nel 2010 sono stati effettuati 283 ascolti e sono stati autorizzati 223 prestiti per la prevenzione dell’usura e 60 per usura per un totale di 5.150.400,00 euro.

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