Per il 2015 tante le iniziative messe in campo in favore degli anziani. Dall’alfabetizzazione informatica all’ housing sociale, tutti i progetti messi in campo dall’Assessorato alle Politiche Sociali.

Ripensare al welfare in termini di organizzazione sistemica, in maniera tale che tutte la parti coinvolte dialoghino tra loro al fine di una più mirata attuazione delle politiche sociali messe in campo, è l’impegno, oneroso, in carico all’assessorato al Welfare e alle Politiche sociali del Comune di Napoli che ha, per il nuovo anno, una nutrita agenda di impegni che vanno dall’inserimento lavorativo al potenziamento dei servizi per gli anziani passando per le politiche a favore delle donne vittime di maltrattamenti. Tanti impegni e non un centesimo in meno per l’assessorato in capo a Roberta Gaeta: il Comune, nonostante i gravosi tagli nazionali e regionali decide infatti di stanziare per l’attuazione delle politiche sociali la stessa cifra degli anni precedenti, così che nessun servizio risenta della pesante contrazione. Tra i progetti già in corso (e in fase di attuazione  e potenziamento), interessanti quelli che riguardano gli anziani. Una realtà importante (nonostante Napoli sia una delle città più ‘giovani’ d’Italia) che spesso sfiora l’emergenza sociale, e non solo quando essi si trovino in una situazione di salute precaria -caso nel quale sono spesso in carico anche ai servizi sanitari-  ma anche, e soprattutto, in casi di anziani autosufficienti la cui vita, sempre più spesso si svolge al di fuori della famiglia di appartenenza senza però trovare un contrappunto nella società che li circonda. Proprio nell’idea che solitudine e disinteresse siano l’anticamera della malattia, seguendo la filosofia del ‘prevenire meglio che curare’ si ragiona  nell’idea di un invecchiamento attivo. Dal 2012 l’Unione Europea promuove e sostiene la cultura dell'invecchiamento attivo che valorizzi l'utile contributo degli anziani alla società e all'economia, favorendo opportune condizioni di lavoro, di partecipazione alla vita sociale e di vita sana ed indipendente, e così il Comune, impegnato nel fornire servizi e strutture adeguati ad ospitare, accogliere, indirizzare i nuovi anziani. Accanto ai tre centri polifunzionali di Villa Nestore (Piscinola), Villa Capriccio (Rione Stella) e Villa Taverna del Ferro (San Giovanni a Teduccio) affidati alla gestione diretta del Comune e ai quali fanno capo circa 1800 anziani, sono attivi da poco più di un anno le Agenzie di Cittadinanza, una per ciascuna municipalità, strutture affidate al Terzo Settore allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza (anziani in particolar modo) sulle emergenze sociali della comunità che abitano, ma anche e soprattutto strutturate per offrire percorsi di socializzazione e di intrattenimento ludico e non. Uno per tutti il Progetto Vodafone, (ancora in corso) un impegnativo lavoro di alfabetizzazione informatica rivolto agli over 55 che ha visti impegnati –anche durante i mesi di luglio e di agosto- oltre 1000 anziani in moduli di 30 ore ciascuno. Seguendo gli insegnamenti di giovani studenti universitari volontari, i partecipanti al corso (alcuni dei quali diventati bravi al punto da essere docenti a loro volta) hanno avuto modo di acquisire rudimenti di informatica tali da poter accedere alla rete con disinvoltura e superare in questo modo anche le piccole problematiche quotidiane, come ad esempio quella di accedere ai servizi INPS ormai completamente informatizzati. Si inserisce nel solco del lavoro di socializzazione, ma mira anche ad affrontare il problema dell’emergenza abitativa, il progetto di housing sociale: in queste ore, al vaglio degli uffici competenti la scelta di una serie di immobili di proprietà del Comune che si prestino a diventare dei gruppi appartamento -grandi case abitare da inquilini diversi- oppure dei mini appartamenti destinati a coppie di anziani o singoli, naturalmente a tariffe particolarmente agevolate.

SHG

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