Marano Ragazzi Spot Festival

18 anni di sogni ad occhi aperti

marano 3Essere maggiorenni significa diventare responsabili, conservando il cuore dei bambini. Queste caratteristiche le ha tutte il Marano Ragazzi Spot Festival. L'unico festival mondiale di spot di pubblicità sociale realizzati dai bambini ha compiuto 18 anni, ma conserva la stessa freschezza di due decenni fa quando è nato per regalare a Marano di Napoli una nuova identità.

C'era una volta Marano di Napoli, città tristemente nota per essere la patria dei killer di Giancarlo Siani, ecco che nel 1997 un professore di Marano, con tanti sogni quanti sono i ricci che ha in testa inventa il primo festival di pubblicità sociale fatto e fruito dai ragazzi, dopo che una sua allieva aveva affermato “La cosa che più mi fa vergognare è che sono stati i Maranesi a uccidere il bravissimo giornalista Giancarlo Siani”.
Rosario D'Uonno immagina così di offrire ai figli della cittadina della provincia a nord di Napoli, uno spazio e un tempo per crescere, divertirsi e condividere emozioni positive. I ragazzi di Marano diventano, anno dopo anno, spot dopo spot e gemellaggio dopo gemellaggio, i ragazzi del festival e non più i ragazzi di una città di camorra.marano 2
Il festival, organizzato dal Consorzio delle scuole di Marano di Napoli nell' ambito delle attività coordinate dal Settore Educazione alla Legalità dell' Ufficio Scolastico Regionale per la Campania durante l'ultima settimana di ottobre è ormai per le tante scuole italiane ed europee che operano nel campo della produzione cine-televisiva, un appuntamento di grande rilevanza e prestigio. Negli anni è stato insignito d’importanti riconoscimenti quali il Premio Alta Qualità per l’Infanzia nel 2009 e delle Medaglie del Presidente della Repubblica.
Gli spot del MRSF li puoi trovare proiettati dai monitor delle stazioni della metropolitana e delle ferrovie secondarie di Napoli; li puoi trovare ogni anno intorno al 21 marzo nel palinsesto della pubblicità sociale delle reti RAI per promuovere la giornata della memoria per le vittime delle mafie organizzata dall’associazione Libera; li puoi trovare puntualmente trasmessi da trasmissioni televisive per ragazzi e dal GTRagazzi di RAIgulp.  " I momenti emozionanti in questi anni sono stati tantissimi- ricorda Rosario D’Uonno, direttore artistico del Festival-, il festival è un lavoro continuo che si svolge durante tutto l'anno insieme ai ragazzi delle scuole con i quali costruiamo spot di pubblicità sociale dall’ideazione, alle riprese, al montaggio e insieme allo spot costruiamo un gruppo, una storia collettiva. Una ragazza di Bergamo dopo aver partecipato al Festival ci mandò una mail: “Dal nulla si è aperto un mondo, per me. Grazie per quello che fate e per la forza che ci mettete”. Capire che una ragazza del nord, che probabilmente avrà sempre pensato a queste terre in maniera negativa, anche pregiudiziale, sia stata segnata così fortemente è la cosa più bella che mi possa dare il Festival. Penso anche alla storia di un bambino che portammo a Bagheria, in una fabbrica sequestrata alla mafia, in cui erano state uccise più di duecento persone, per girare uno spot sulla memoria delle vittime della mafia. Sulla strada del ritorno ci raccontò la sua storia: veniva dalla Jugoslavia, aveva visto la sua casa sotto le bombe, aveva visto morire sua madre, era stato costretto a fuggire con suo padre. E ci disse che, durante questo viaggio a Bagheria, aveva scoperto “qualcosa che su di lui non si doveva mai sapere: la felicità”. Ecco, questa è la cosa meravigliosa, che un bambino così possa scoprire la felicità insieme ad altri bambini".
La festa per i 18 anni si è svolta lunedì 18 maggio, nell'Auditorium dell'I.C. Socrate, intitolato per l'occasione a Giancarlo Siani e affidato al Festival quale sua "casa" e ha visto alcuni dei protagonisti di questi anni: Paolo Siani della Fondazione Pol.is; i ragazzi e ragazze ex detenuti nell'Istituto di Pena Minorile di Nisida insieme ai quali, in carcere, sono stati realizzati alcuni spot nell'arco di gemellaggi tra ragazzi delle scuole e detenuti; Luciano Colella proprietario di "VideoMetrò" che sugli schermi posizionati nelle stazioni ospita campagne sociali di particolare interesse pubblico realizzate dai ragazzi del Festival; Raffaele Del Giudice, presidente di Asia e storico amico del Festival e protagonista del Signore delle Ecoballe, video girato per sensibilizzare gli studenti sul tema dei rifiuti; Geppino Fiorenza e Fabio Giuliani di Libera Campania, l'associazione antimafia con cui il Festival collabora costantemente realizzando tra l'altro ogni anno lo spot per la giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie trasmesso dalle reti Rai; Lorenzo Clemente del coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della camorra e infine tutti gli insegnanti illuminati che sostengono i ragazzi nell'avventura proposta dal festival di imparare facendo. “Un appuntamento di grande valore- lo definisce lo stesso Don Luigi Ciotti che con Libera contro le mafie sostiene da anni la kermesse-: qui si costruisce attraverso l’arte delle immagini la giustizia non con le parole ma con i fatti”.
"Non ci siamo accorti che sono passati 18 anni- continua D'Uonno-. Negli anni intorno al Festival si è sviluppata un'intera comunità, non solo i ragazzi di Marano che si aggregano e producono insieme, ma anche tutte le mamme che tessono la trama del festival; le famiglie che accolgono i giovani partecipanti di altre scuole italiane nelle loro case; il mondo della chiesa. Questo spirito identitario è ciò che sognavamo di creare all'inizio. Vogliamo continuare coinvolgendo sempre maggiori realtà: la rete delle scuole, i festival locali della Campania, ma anche con festival internazionali come il festival di New York Plural+ dove presenteremo i lavori di Nisida. Vogliamo crescere nel fare rete rimanendo semplici. Vogliamo solo tappeti azzurri, il colore dei sogni, mai tappeti rossi. Vogliamo preservare il senso di freschezza del festival dei ragazzi non contaminato dai grandi".
"Ragazzi godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre!". Il Marano Ragazzi Spot Festival ha fatto suo questo magnifico pensiero di Antonino Caponnetto, padre del pool antimafia di Palermo, per indicare l’impegno dei tanti ragazzi che partecipano a Festival, la purezza dei loro ideali e accogliere il loro desiderio di cambiamento.

Le scuole che vogliano concorrere per partecipare al Festival 2015 possono farlo inviando i loro spot di pubblicità sociale di 30' o di 3 minuti entro il 15 luglio seguendo il regolamento del concorso.

Alessandra del Giudice

© RIPRODUZIONE RISERVATA