La cucina delle Mamme della Sanità

Banque-think dalla formazione all'impresa sociale

banque-thinkAccogliere e accompagnare per mano i ragazzi ai margini è la missione decennale della Casa dei Cristallini nel cuore della Sanità. Ma ora l'associazione punta al coinvolgimento attivo delle mamme, passando per la Cucina di Banque-think.

La Casa dei Cristallini ospita annualmente circa 40 bambini e ragazzi a rischio dispersione segnalati dai servizi sociali e dalla scuola, prevalentemente pre adolescenti presi in carico dagli operatori dell'associazione della Casa, un progetto ultradecennale realizzato grazie ai finanziamenti privati di fondazioni quali: Banco di Napoli, Con il Sud, Cannavaro-Ferrara.
"Ad un certo punto ci siamo resi conto che se non avessimo lavorato anche insieme alle mamme, gli effetti del nostro lavoro di doposcuola  sarebbero stati cancellati velocemente dalle problematiche familiari dei ragazzi. Nel 2007 abbiamo organizzato il primo campo di lavoro internazionale per i ragazzi e le mamme hanno cucinato i piatti tipici napoletani nel pieno spirito accogliente della Sanità, innescando con gli ospiti uno scambio culturale molto forte. Questa esperienza è stata una palestra per mettere a punto un progetto più serio che comprendesse la formazione aziendale", racconta Gina Bonsangue, formatrice sociale del progetto Banque-Think, che insieme a Monica Piscitelli, food blogger, ha elaborato l'idea di avvicinare bambini e ragazzi al mondo dell’agroalimentare e ai suoi prodotti sani e etici e le donne, custodi delle ricette più vere della tradizione, a percorsi di formazione e impiego. E' partito a maggio 2014 “Banque-Think” realizzato grazie alla Fondazione San Gennaro e all'Altra Napoli Onlus e ad altre associazioni, cooperative e operatori attivi nel Rione coinvolgendo 15 donne con difficoltà economiche e  sociali e a rischio emarginazione tra i 20 e i 60 anni, la maggior parte mamme dei ragazzi della Sanità, giovani signore del Rione e del Borgo Sant’Antonio Abate, ma anche due ragazze ex frequentatrici dei Cristallini. Madrina del progetto la chef stellata Rosanna Marziale, a collaborare: lo chef Antonio Tubelli, i pizzaioli Ciro e Antonio Oliva della Sanità, o l’Associazione Nazionale Cuoche a Domicilio con la Presidente Elena Maria Curzio. A partire dalla attività sul campo realizzata dalla rete di associazioni e cooperative da anni impegnate nel Rione, per quanto concerne l’aspetto food, il “cortocircuito enogastronomico e creativo Gastronomi con la Sanità”coinvolge tra gli altri: delegazione di Napoli dell’Ais Campania, Amira Napoli, i creativi di Startmedia, i formatori di Studio Staff e la storica Pasticceria Scaturchio.Il progetto realizzato grazie al contributo di una fondazione privata e alla collaborazione volontaria di una serie di professionisti si svolge in parte presso le sedi delle associazioni della Sanità, in parte nelle cucine dell'associazione "Fuori di Zucca" e nel laboratorio di pasticceria di Scaturchio.
Ma c'è un obiettivo successivo ancora più ambizioso:  le donne impegnate ai fornelli per imparare tutti i segreti del catering  si costituiranno in impresa sociale per fornire un servizio di banqueting e catering con piatti tipici che abbiano un legame forte con la riscoperta delle eccellenze locali, la stagionalità, il km 0, la preparazione slow e utilizzino ingredienti acquistati da gruppi di autoproduzione e produttori etici come quelli che ad esempio gestiscono dei terreni confiscati alla camorra. Al termine del percorso formativo si troverà un luogo per impiantare l'impresa sociale in cui lavoreranno 5 donne in modo fisso, mentre le altre faranno dei turni in base alle commesse ricevute dalle aziende e dalle mense convenzionate.  "Le signore della Sanità hanno sempre avuto difficoltà a pensare a prospettive personali- racconta Bonsangue-: ci sono donne di 30 anni con figli grandi e la vita segnata già dall'adolescenza, con situazioni di coppia e familiari dove c'è uno scarso riconoscimento della propria personalità.  Ma oggi, mamme che magari non erano puntuali nell'accompagnare i figli al corso di vela, sono oggi puntualissime nel seguire i corsi di cucina. Grazie al progetto di catering la loro dignità sta venendo fuori, iniziano a pensare di avere un futuro che va oltre la soglia della porta di casa. Vedere riconosciuto il proprio talento e le proprie attitudini e sentirsi autonome è importantissimo per riscoprirsi donne".
Intanto nella Sanità un'altra piccola rivoluzione è in atto: sta aprendo il Punto Luce di Save the Children realizzato insieme all'associazione Piano Terra Onlus che consentirà di spostare i ragazzi più grandi dall'affollata Casa dei Cristallini a Punto Luce. Ma questa è un'altra storia...

AdG

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