“Non un bambino in meno”: un progetto “poderoso”

gargantaNato, gestito e cresciuto attraverso la rete: la storia di un film e di un giornale che dà voce al diritto alla vita in condizioni estreme. “Ni un pibe menos” è diretto da Antonio Manco che sta girando tra l’Italia, l’Argentina e il Brasile, partendo da un’esperienza importante, quella della “Garganta Poderosa”.

Le storie vere di un gruppo di giovani argentini di Buenos Aires, nati e cresciuti nel barrio Zavaleta, uno dei più poveri della città: raccontarle non deve essere facile, perché le loro vite, quelle dei loro genitori, sono quelle di chi conosce il disagio di una cittadinanza negata e i pericoli quotidiani di una esistenza segnata dalla violenza. Eppure qualcuno ci sta provando. Antonio Manco è partito da un’esperienza importante, quella della “Garganta Poderosa” -  rivista cooperativa portata avanti da un collettivo di giovani provenienti da varie “villas miserias” della città - per raccogliere le storie di molti, filmarle in presa diretta e farne una mappa che va dalla della morte di Kevin, un bambino di 9 anni, assassinato da un proiettile vagante durante uno scontro tra bande criminali, fino al cuore del Mundial brasiliano, con 14 ragazzi della redazione che, ospiti dell’Istituto di Scienze Sociali dell’America Latina nella favela Santa Marta di Rio de Janeiro, incontrano e intervistano idoli del calcio mondiale e tante altre persone che vivono il clima infernale delle colline di Rio e delle sue baraccopoli.

Ma dove porta tutto ciò? Nato da un’idea di Giovanni Carbone, sostenuto qui a Napoli dal Festival del Cinema dei Diritti Umani e da altri partner come l’ARCI Movie, la GESCO, la Hobos Factory e la 966 films, lo scopo del film, delle storie che racconta, delle esistenze stesse delle persone coinvolte, è quello di ricondurci in un posto sicuro e dignitoso, un posto che chiameremo casa e dove non esiste lo stigma e le etichette che pongono gli altri ai margini della società: “Il progetto vuole avvicinare alle nostre vite i destini dei minori di strada di Buenos Aires, di Rio de Janeiro e di Napoli, guidandoci per mano in una panoramica sulle condizioni quotidiane della gente di queste grandi città, facendoci scoprire incredibili similitudini tra il Nord e il Sud del pianeta” spiega Maurizio De Bufalo, ideatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Dedicato al cinema, all’informazione, alle immagini d’autore, alle associazioni, al loro lavoro spesso silenzioso e nascosto che tiene la gente di Napoli al centro del Mondo, il Festival ha un ruolo importante nel percorso di “Ni un pibe menos”: sostenere l’ultimazione delle riprese, la proiezione gratuita nelle scuole, nelle università e nei quartieri di tutte le città italiane.

Ciò merita un’iniziativa davvero “Poderosa”: quella di tanti che scelgono di aiutare con un’adesione e una cifra, anche minima, questo lavoro iniziato nel 2013  con la realizzazione del trailer, sapendo che tutto il ricavato verrà reso noto dal Festival del Cinema dei Diritti Umani che provvederà a garantirne il reinvestimento del fondo per intero.

Per sostenere “Ni un pibe menos”:

  • Scrivere una email di adesione a associazione@cinemaediritti.org o telefonare al 329 43 93 33.
  • Le quote di sostegno possono essere versate sul conto n. 633730 del Monte dei Paschi di Siena – ag. 8 di Salerno – Intestato ad “Associazione CINEMA e DIRITTI” con la motivazione “PROGETTO LA PODEROSA”  - IBAN = IT 84 K 01030 15200 000063373076 -  Codice BIC = PASCITMMSAL

RRF

© RIPRODUZIONE RISERVATA