Un festival cinematografico tutto al femminile

A Pozzuoli riparte la rassegna “A Corto di donne”.

cinemaDopo tre anni di stop riparte “A Corto di donne”, la rassegna cinematografica di cortometraggi tutta al femminile che si terrà a Pozzuoli dal 18 al 21 aprile all'interno dello storico Palazzo Toledo. Un festival unico nel suo genere con 500 opere di registe da 50 Paesi. Quattro le sezioni in concorso: fiction, animazione, documentario e video arte. Tra i giurati i regista Daniele Ciprì. L’ingresso alle proiezioni è gratuito.

A giudicare i lavori, e ad assegnare il premio al miglior cortometraggio per ciascuna saranno apposite formate da esponenti di prestigio del mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura. Il regista e sceneggiatore Nicola Barile, il direttore della Scuola Italiana di Comix Mario Punzo e la saggista e docente di storia del cinema Matilde Tortora per l’animazione. L’attrice Marta Bifano, il giornalista Ettore De Lorenzo e la regista e sceneggiatrice Barbara Rossi Prudente per la sezione documentari. Il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì, la casting director Marita D’Elia e la giornalista e critica cinematografica Angela Prudenzi per la fiction. Infine, per la videoarte, le videoartiste Alessandra Cianelli ed Emma Cianchie il critico d’arte e storico del cinema Mario Franco.

Novità della sesta edizione è la giuria giovani, composta da studenti degli istituti superiori flegrei, che premieranno i migliori cortometraggi per ciascuna categoria..Ospite d’onore e madrina della sesta edizione sarà il Maestro di bisso Chiara Vigo, sarda di Sant'Antioco, unica custode dell'antica sapienza per la lavorazione della fibra secreta dalla Pinna Nobilis  da cui deriva il bisso o seta del mare.

“La vocazione sociale della rassegna è confermata dai temi affrontati dai cortometraggi”, spiega Giuseppe Borrone, direttore artistico del festival, organizzato dall’associazione culturale “Quicampiflegrei”, dal Coordinamento Donne Area Flegrea e dal Comune di Pozzuoli con il patrocinio dell’Azienda Turismo. “Tante storie che parlano di diritti negati e persone in lotta per la libertà”, dice Borrone, “Dalla Palestina all’Iran, dai Curdi ai Saharawi, sul fronte internazionale. E largo spazio trovano anche i riflessi della crisi economica, sociale e del lavoro. Il tutto visto attraverso lo sguardo lucido e profondo delle donne”.

I cortometraggi provengono da 50 paesi diversi. Una partecipazione internazionale resa possibile dall’utilizzo delle più moderne piattaforme preposte all’invio digitale dei film. “Un’autentica rivoluzione”, la definisce l’attrice Adele Pandolfi, condirettrice artistica della rassegna, “In questo modo abbiamo reso possibile la partecipazione di registe di ogni continente. La decisione, poi, di anticipare ad Aprile la manifestazione è funzionale a un maggiore coinvolgimento delle scuole".

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