La città partenopea è diventata nel tempo emblema di rifiuti, camorra e disoccupazione e questa iniziativa potrebbe essere in grado di fornire nuove soluzioni per migliorare la società. L’obiettivo del concorso, infatti, è proprio quello di affrontare e superare sei sfide, sei ostacoli, attraverso la cooperazione, la creatività e l’impegno dei candidati. Al bando possono partecipare sia persone fisiche che organizzazioni non profit e for profit, purchè rappresentate da un singolo. Per ciascuno di questi campi d’intervento, una giuria internazionale sceglierà un vincitore, che riceverà un contributo € 10.000 da UniCredit Foundation mentre l’organizzazione non profit, tutor dell’iniziativa, trasformerà l’idea in un programma, stendendo un progetto esecutivo e un business plan.

La seconda fase dell’iniziativa consisterà poi nella valutazione e nell’eventuale implementazione dei progetti più validi. Inoltre, possono presentare la domanda studenti e giovani impegnati nel sociale al di sotto dei 30 anni, concorrendo alla sezione young aspiring social entrepreneurs, che consente di accedere a un percorso di affiancamento da parte degli esperti di Euclid Network per impostare un business plan e ottenere una borsa di due mesi fino a un massimo di € 2.200 da utilizzare per trascorrere un periodo di formazione all’estero presso un’impresa sociale qualificata ed essere supportati nella fase di start up nell’ambito del programma Erasmus for young entrepreneurs. Il bando è aperto fino al prossimo 10 agosto 2011 ed entro il 10 settembre saranno selezionati i 12 finalisti che saranno presenti alla cermonia del 23 dello stesso mese.

L’idea vincente dovrà soddisfare i criteri di fattibilità, sostenibilità, comprensione del contesto, visibilità e dovrà essere inerente ai campi di intervento, che riguardano:

· un bene confiscato alla camorra da trasformare in impresa sociale che possa produrre benefici economici e sociali per la comunità locale;

· un sito archeologico da aprire e avviare con una gestione sostenibile;

· lo sviluppo di un nuovo modello gestionale per un’organizzazione di volontariato attiva nei confronti di situazioni di estrema povertà;

· l’iniziativa di reinserimento scolastico di minori che hanno abbandonato la scuola;

· il progetto di un percorso di inclusione della comunità rom attraverso un’attività economica di recupero di beni inutilizzati e di rifiuti;

· la creazione di un modello innovativo per il riciclaggio tessile sostenibile.

M. D.

27 giugno 2011