Flavio e Rafael: quando il sogno diventa realtà

afronapoli-flavio-rafaelSono i nostri Maggio e Hamsik, per fare un parallelismo con il magico Napoli. Flavio e Rafael sono arrivati nel team di Afro-Napoli United un anno fa. Prima di approdare nella squadra multietnica fondata da Antonio Gargiulo nel 2009, giocavano insieme nella capoverdiana Mindelo. Poi l’incontro con il mister e la voglia di trasformare la passione per questo sport in qualcos’altro: “qualcosa che si avvicinasse al concetto di integrazione”, spiegano i due giovani.

Flavio, capoverdiano di 23 anni, arriva a Napoli quando ne ha 13. Cresce a San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli, dove tuttora vive con la madre e il fratello venticinquenne. La sua storia è quella di un ragazzo qualsiasi, scuola, diploma in Tecnologie alimentari, fino al primo anno di università alla facoltà di Informatica, che poi abbandona per inseguire il suo grande sogno: il pallone. Ci racconta che a calcio ci ha sempre giocato sin da piccolo, ma adesso fa sul serio. “Il mister ci tratta da veri professionisti, e noi cerchiamo di dare sempre il massimo” si entusiasma Flavio, che poi aggiunge prontamente: “non ci dimentichiamo però che è un gioco”. “Con la squadra ho realizzato un piccolo grande sogno – dice il terzino, centrocampista laterale di Afro-Napoli – ma so che non potrà essere per sempre. Che prima o poi dovrò trovare un lavoro, qualcosa di concreto, che dia senso alla mia vita”. Fino ad oggi il suo approccio al mondo del lavoro si è tradotto in vari lavoretti (aiuto pizzaiolo, addetto al volantinaggio, ecc) ai tempi dell’università, mentre da qualche tempo ha preso a fare il PR per le discoteche di Napoli. Un ruolo che calza a pennello a questo ragazzo solare, sempre con il sorriso sulle labbra, per gli amici “Lenny”, vista la somiglianza con il noto musicista afroamericano. In più Flavio adora ballare, si cimenta nell’hip-hop e nel reggaetón, oltre ad essere appassionato di grafica. È stato proprio il suo talento a dare vita all’originale logo della squadra, che porta al suoi interno la bandiera africana, la storica frase di Martin Luther King “I have a dream” e la firma di Che Guevara. “Ho assemblato gli elementi che mi ha suggerito il mister – sottolinea - grazie a un programma di grafica che conosco come le mie tasche”.

Rafael è nato in Brasile 19 anni fa, ma praticamente vive da sempre in Italia. Il vicecapitano (terzino, centrocampista centrale) della squadra ha sempre vissuto nel quartiere Montesanto, a strettissimo contatto con i capoverdiani. “Con loro giocavo a calcio da piccolo, con loro mi sono ritrovato nel Mindelo – spiega – con loro vado a ballare e a divertirmi”. L’avventura sportiva di Rafael in realtà parte da molto lontano: a 14 anni gioca già come professionista nel Siena, ma la sua carriera calcistica si interrompe prematuramente, dopo solo un anno, a causa un infortunio. Così il giovane ritorna a Napoli, dove vive tuttora con la famiglia. Due anni fa arriva nella squadra di Capo Verde e da un anno frequenta Afro-Napoli United. Un incontro che definisce “importantissimo, perché stare insieme con altri ragazzi, anche di nazionalità diverse dalla mia, mi ha dato tanto”. Anche per lui il calcio è fondamentale, ma è anche consapevole che: “Non si può vivere di solo pallone, bisogna andare avanti e mettere le basi per costruire qualcosa di serio, importante”.

Come Flavio anche Rafael adora ballare. I due si conoscono da circa sette anni e sono amici per la pelle, frequentano gli stessi locali, escono insieme, si definiscono “praticamente fratelli”. In pieno spirito Afro-Napoli United.

M. N.

© RIPRODUZIONE RISERVATA