San Giorgio-Afro Napoli, una gara speciale per Improta

Mariano ImprotaL’Afro Napoli si prepara ad affrontare il San Giorgio, gara valida per la quarta giornata del campionato di Eccellenza, girone A. La squadra di mister Ambrosino vuole continuare a fare bella figura nel massimo torneo regionale con l’obiettivo di conquistare anche al “Paudice” un risultato positivo possibilmente da tre punti.

Al momento i leoni hanno ottenuto 7 punti dopo tre partite giocate, si collocano al secondo posto insieme col Poggiomarino, e sono reduci dalla vittoria interna contro un avversario prestigioso come la Frattese. La prossima sfida in casa dei granata di Ignudi avrà un sapore speciale per Mariano Improta, segretario con la funzione di vicepresidente con delega alla firma dell’Afro Napoli: sì perché per l’esperto dirigente, dalla lunga e onorata militanza nel calcio, sarà una partita sui generis ovvero “un incontro in famiglia” perché lui si vedrà di fronte il genero Francesco Albarella (che ha due fratelli nel mondo del calcio: Nicola, preparatore atletico del Latina, e Eugenio, preparatore atletico di Juventus, Torino, Napoli e della Nazionale giapponese campione d’Asia) che svolge il ruolo di preparatore atletico del San Giorgio. E pensare che insieme loro due quando hanno fatto parte della stessa barricata due anni fa ai tempi della Virtus Ottaviano (dove figurava anche Pietro Varriale, ds biancoverde, all’epoca in qualità di calciatore) hanno festeggiato un meraviglioso campionato. Intervistiamo Improta per capire effettivamente quali sensazioni particolari sta vivendo in attesa di codesto big-match.

Mariano ti saresti mai immaginato che ci sarebbe stato “un incastro familiare” di questo tipo in San Giorgio-Afro Napoli?

Per me è qualcosa di nuovo: in tantissimi anni non mi era mai capitato di affrontare una persona come Francesco che mi appartiene in maniera così forte. Da avversario non ho incontrato neanche mio figlio quando giocava. Dico che mi appartiene così tanto Francesco perché lo considero un mio figlio, stiamo sempre insieme e tra poco sarà socio di una cosa importante con mio figlio ma soprattutto non dimentichiamoci che è il padre della mia unica nipote Vittoria. Gli voglio un bene dell’anima ma lui lo sa che voglio che perda (ride ndr) contro di noi.

Hai avuto sicuramente modo di parlare con tuo genero di questo match. Quali sono invece le sue impressioni?

Si certamente: lui mi ha detto che mi conosce bene e che sia l’affetto che la gara sono due cose distinte e separate. Anche Francesco si trova per la prima volta ad affrontare una situazione del genere. Inoltre siamo entrambi consapevoli che San Giorgio-Afro Napoli è una gara da vincere e dopo lo svolgimento del match l’agonismo verrà accantonato. Sempre secondo quanto dichiarato da lui «poi vi è la vita di tutti i giorni che ci accomuna e ci lega in tante cose che non possono essere intralciate da una gara di calcio».

Alessio Bocchetti 

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