Afro-Napoli in semifinale di Coppa

Poteva bastare un pareggio e invece ancora una volta l’Afro Napoli non sa accontentarsi. Tre a uno in trasferta contro i rivali storici della Dea Partenope. Anche ai padroni di casa basterebbe un pari per qualificarsi. Ma la “pastetta” non è di casa da queste parti. È da subito partita vera, persino sopra le righe, con scontri duri e interventi al limite da una parte e dall’altra.

Le squadre sembrano aver dimenticato il gemellaggio che le lega, costruito nel tempo attraverso l’adesione comune a iniziative per una reale integrazione razziale. L’amicizia può attendere negli spogliatoi, sul campo c’è spazio solo per un sano agonismo.

Il primo tempo è della Dea Partenope che con buone trame di gioco crea diverse difficoltà all’Afro-Napoli e non gli consente di sviluppare il solito gioco d’attacco. Una supremazia concretizzata

con un bel tiro da fuori aria,  leggermente deviato, che risulta imparabile per il portierone Umar. Ma prima della fine della prima frazione di gioco la Dea Partenope si trasforma in Dea Bendata e regala il pareggio con il più classico degli autogol, colpo di testa del difensore a scavalcare il portiere.

Nel secondo tempo la musica cambia, la strigliata nello spogliatoio risulta più che utile, l’Afro torna ad essere la multinazionale del gol. Prende in mano la partita, gioco veloce con palla a terra e con improvvisi cambi di gioco, predominio sulle fasce ed un eccellente Dos Santos che per due volte va in rete e non fa rimpiangere Marito Gonzalez che rientrerà in squadra tra circa un mese.

La partita finisce con il risultato di 3 a 1 e con qualche polemica di troppo puntualmente stemperata dai dirigenti delle due squadre. Dagli altri campi giungono buone notizie per la Dea: nonostante la sconfitta accedono alle semifinali.

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