Afro-Napoli guarda al futuro

antonio gargiuloDalla campagna acquisti alla scuola calcio gratis per i bambini italiani e stranieri: ecco le novità della squadra multietnica che intanto si è trasformata in cooperativa sportiva dilettantistica sociale. Li annuncia il presidente Antonio Gargiulo

Presidente Gargiulo, il campionato è finito da un po’, l’euforia della vittoria è stata uno stimolo per preparare una nuova stagione con i fiocchi... Cosa sta programmando?

Come sempre cerchiamo di fare del nostro meglio, non siamo esperti di calcio e proprio per questo non vogliamo improvvisare nulla. Stiamo pian piano crescendo, mettendo in campo quelle che sono le nostre caratteristiche ed il nostro modo di fare. Abbiamo una passione enorme per il calcio e cerchiamo di essere portatori di valori universali, consapevoli che alla base di qualsiasi cosa ci debba essere una seria e adeguata programmazione e organizzazione.

Nel 2013 fece una promessa, che quest’anno ha mantenuto, raggiungendo un obiettivo importante…

Nel 2013 ci siamo iscritti in FIGC partendo dalla terza categoria, io dichiarai apertamente di voler raggiungere il campionato di Promozione in tre anni. Siamo nel 2016 e possiamo dire con orgoglio di esserci riusciti, vincendo sempre sul campo. Il primo anno è stato il più bello ma l’ultimo campionato è stato assolutamente il più difficile. Sappiamo, quindi, che il prossimo sarà quasi proibitivo, motivo per cui ci siamo messi a lavorare appena il giorno dopo la vittoria del campionato.

Come vede il passaggio in Promozione? Cosa si aspetta?

In un certo senso è come se fosse finito un ciclo e ne cominciasse uno nuovo. Arrivati a questo punto mi aspetto una partecipazione ancora maggiore da parte di tutto lo staff e di tutti i collaboratori. Mi aspetto massima professionalità e una partecipazione sempre più attiva da parte dei nostri tifosi e simpatizzanti.

Ogni percorso di crescita presuppone che avvengano dei cambiamenti: ne sono già in atto alcuni?

Qualsiasi crescita, miglioramento o progresso avviene con un cambiamento e lo stiamo facendo non solo sul campo ma a 360 gradi. In questi mesi abbiamo cercato di organizzare al meglio la prossima stagione, mettendo a disposizione di mister Montanino uno staff ed una rosa di calciatori importanti. Annunceremo a breve alcuni accordi già definiti con vari calciatori, le cui pratiche di tesseramento sono, però, ancora in attesa di essere concluse.

Ci ha parlato poc’anzi di cambiamenti che riguardano non solo la sfera calcistica, può spiegarci meglio?

È soprattutto in due ambiti diversi che abbiamo deciso di gettare le basi per continuare il percorso di crescita. Con un’assemblea straordinaria del 16 giugno scorso l’ASD, Associazione Sportiva Dilettantistica “Afro-Napoli United” si è trasformata in Cooperativa Sportiva Dilettantistica Sociale, acquisendo personalità giuridica ed allargando le opportunità di crescita e di sviluppo che questo nuovo modello societario offre.  È un passo che di solito fanno le ASD una volta entrate nei professionisti, trasformandosi poi in SRL. Noi abbiamo deciso di anticipare un po’ i tempi, scegliendo il modello che più ci appartiene per cultura ed esperienza. Sono entrati immediatamente nuovi soci che apporteranno grandissima esperienza e professionalità e ne arriveranno tanti altri. Inoltre, grazie ad un accordo raggiunto con il Mugnano Calcio, oggi Afro-Napoli Mugnano, stiamo costruendo un intero settore giovanile. Questo aspetto ci rende estremamente felici ed orgogliosi perché siamo convinti che, nonostante le difficoltà, sarà emozionante lavorare con i ragazzi, con adolescenti che si ritrovano a vivere in un periodo storico, culturale e sociale pieno di incertezze. Offriremo a numerosi bambini e ragazzi, napoletani o figli di migranti, la possibilità di partecipare alle nostre attività a titolo completamente gratuito. La nostra sfida più grande sarà insegnare loro fin da piccoli che con il rispetto, la convivenza, la solidarietà e l’aggregazione si può vincere sempre, perché se Afro-Napoli è considerato un progetto vincente il merito non è sicuramente mio ma di tutta questa serie di valori di cui da sette anni si fa promotore. (c.s.)

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