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Giovedì 25 Aprile 2024




L’eredità di Annalisa Durante

Annalisa Durante Biblioteca“Se incontro il male in una persona penso che mi devo impegnare per la vita e per il bene. Ma, intanto, cerco di vedere sempre il bene negli altri. E’ il segno che il bene è anche dentro di me”.

E’ questa la grande eredità lasciataci da Annalisa Durante, una ragazza che solamente quattordici anni fa lasciava i suoi affetti più cari perché uccisa dalla camorra per sbaglio. Un dolore immenso, insopportabile che a distanza di tempo non si potrà mai giustificare. Nel cuore di Forcella oggi qualcosa è cambiato da quel giorno maledetto. Infatti, in ricordo di Annalisa e di tutte le vittime innocenti della criminalità, il 27 marzo 2017 nello spazio comunale di Piazza Forcella, in via Vicaria Vecchia 23, Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, ha inaugurato la mostra permanente “Neapolis Time – Zona NTL” allo scopo di rendere la biblioteca “Annalisa Durante” un punto di riferimento per i cittadini e i turisti di Napoli. L’esposizione si avvale di pannelli artistici raffiguranti i volti di spicco della società partenopea impegnati nel difendere e promuovere la legalità. Nell’ampia selezione fotografica non mancano i nomi delle vittime innocenti degli agguati della camorra e le immagini della Napoli antica.

“Tutti avevano scommesso che il giorno dopo a Forcella abbassati i riflettori non ci sarebbe stato più nessuno.  Queste fotografie sono il grande prodigio della continuità – sostiene Don Tonino Palmese -. Qua dentro è Pasqua. Entri qua dentro e vedi che Annalisa c’è. E c’è non perché è la ragazza di passaggio ma perché è diventata grande, bella e più intelligente di quanto fosse.  C’è per ogni bambino che si siede a terra, c’è per ogni persona che prende il libro qui.”

“La vita è sacra – sostiene Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo – e credo che ciò sia comprensibile sia per chi nutre sentimenti religiosi e sia per chi laicamente però sa interrogarsi di fronte al mistero della vita. ‘Perché l’essere e non il nulla?’ Basta solo questa domanda della metafisica a spingerci nel considerare la sacralità della vita. Qua dentro accadono cose meravigliose. Nei confronti delle persone dobbiamo avere sempre un approccio rispettoso perché ognuno di loro sta combattendo una battaglia dentro di sé che noi non conosciamo. Credo molto nella forza della parola se tu trovi le parole giuste, se tu trovi gli atteggiamenti giusti, se tu usi questa parola: immedesimarsi. Può significare sia stare in sé medesimo e stare in sé medesimo nell’altro. Inoltre significa rompere tutte le gerarchie dell’apparenza: i soldi, lo status, eccetera ovvero quelle cose che non danno nulla. Solo gli esseri umani possono darci qualcosa.”

Con un discorso finale ci spiega anche quello che è l’obiettivo della mostra che appare evidente: “Dire ai cittadini di questo quartiere quanto è importante la storia di Forcella e quanto è importante Forcella nella storia. Quindi acquisendo questa consapevolezza e questo orgoglio io penso che ne scaturiscono sempre cose positive. Le cose negative accadono quando le persone si sentono non considerate e non valorizzate, non prese della giusta valutazione. Dalla storia positiva può venire altra storia positiva e cancellare le pagine negative.”

Sergio D'Angelo

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