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Giovedì 25 Aprile 2024




A Napoli un Consorzio che unisce scuole e imprese sociali

La scommessa della rete MediNet 

MediNetScuola e sociale per la prima volta si mettono insieme non in maniera estemporanea, ma in modo strutturato per il bene della comunità. Un connubio suggellato dal convegno “La scuola come impresa sociale di comunità”, promosso alla Camera di Commercio di Napoli dalla rete MediNet attivata dal gruppo di imprese sociali Gesco e dal Cielm (Coordinamento Internazionale degli Enti Locali del Mediterraneo).

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A spiegarlo sono i promotori dell’iniziativa. “Con la crisi economica c’è stato un indebolimento delle istituzioni e in quale direzione guardare se non in quella della comunità? – ha dichiarato Sergio D’Angelo, presidente del Gruppo di imprese sociali Gesco - I compiti della scuola non possono corrispondere solo alla formazione degli studenti che vanno preparati a diventare cittadini responsabili. Questo percorso vuole essere anche una chiamata a tutte le istituzioni e ci sembrava un modo per produrre insieme a loro competenze che se adeguatamente sostenute potevano diventare una risorsa. Non avevamo la pretesa di fare tutto da soli. Perciò ci sarà la costituzione di una società consortile tra una decina di scuole e alcune organizzazioni sociali. Stiamo lavorando attorno a questo prototipo. Questo percorso vuole essere anche una chiamata alle istituzioni affinché lo sostengano”.

“La sfida è quella di fare della scuola, già riconosciuta come principale agenzia educativa, un’impresa sociale di comunità – gli ha fatto eco Giacomo Serafini, direttore del Cielm, che ha moderato i lavori del convegno - ovvero un attore capace di entrare in rete con le altre realtà sociali, anche in termini di formazione, realizzazione di eventi culturali e servizi utili al territorio”.

Ed ecco le risposte delle due maggiori istituzioni locali presenti ieri all’incontro napoletano. “La crisi non è tanto economica ma soprattutto morale e profonda e bisogna sapere affrontarla con radicalità – ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris - Apprezzo molto questo ragionamento dell’impresa sociale di comunità perché fa vedere una via di uscita diversa da quella delle istituzioni, si basa sul fare rete coinvolgendo anche i genitori e il terzo settore di qualità, in una dimensione anche europea. Vedo bene questo progetto se porta a realizzare forme nuove di economia dal basso. Tutti i progetti che ci hanno visto insieme a terzo settore e cittadini sono stati molto partecipati dal basso. Napoli ha tutte le condizioni per fare economia di qualità, mettere insieme pubblico e privato per i beni comuni. Dobbiamo mettere in rete tutto ciò che abbiamo, quando c'è collaborazione e cooperazione credo si possano fare cose importanti. Le crisi possono diventare opportunità”.

Grande disponibilità è stata espressa anche da parte della Regione Campania. “Un’impresa come questa può essere utile se si basa su vantaggio competitivo rispetto ad altri – ha detto Lucia Fortini, assessore regionale all’Istruzione e alle Politiche Sociali - Questa esperienza può essere utile perché parte da ciò che si sa fare e si può fare meglio. Fatta in rete con le scuole diventa esperienza straordinaria per i ragazzi.  Si deve lavorare per l’intero territorio. Possiamo solo insegnare ai nostri ragazzi la capacità di risolvere i problemi. Non sappiamo quali saranno le domande alle quali dovranno rispondere. Dare il senso della scuola imparare per costruire il loro futuro. La difficoltà di trasformare idea politica in procedimento amministrativo è enorme. Dobbiamo cambiare la prospettiva”.

“Realizzare un esempio di buona pratica formativa a livello europeo è una delle finalità promosse dal partenariato tra scuole e imprese sociali e culturali – ha spiegato Marco Ugliano, dirigente scolastico dell’Ites Ferdinando Galiani e coordinatore del partenariato  - L’Europa come orizzonte di riferimento impone la formazione di nuclei di docenti nei vari istituti scolastici sulla progettazione europea e, in particolare, per giungere ad organizzare un evento che possa essere inserito nelle proposte Erasmus Plus, caratterizzando in tal modo il partenariato quale Agenzia Erasmus”.

Un partenariato, quello tra enti ed organizzazioni che hanno promosso il convegno “La scuola come impresa sociale di comunità”, già sperimentato con i “Quartieri Poli Museali Estesi”, progetto nato nel luglio del 2016 per proporre un modello di azione progettuale integrata, gestito dagli studenti per educare ai diritti di cittadinanza vissuti attraverso un evento internazionale per la fruizione dei beni culturali. Il progetto, cui hanno partecipato gli istituti Galiani, Cuoco, Garibaldi, Villari, Genovesi, Russo – Montale, è stato ideato dall’associazione Flora.

“Lo scopo ultimo - ha dichiarato Adelaide De Martino, presidente dell’associazione Flora – è quello di promuovere gli obiettivi e le metodologie operative finalizzati a educare i giovani studenti al valore del patrimonio culturale, sancito dall’art. 9 della Costituzione, quale espressione di una comunità che conosce e tutela la propria identità sociale e riconosce nell’istituzione il luogo della partecipazione democratica ai processi di sviluppo. Le linee guida del programma, incentrate sulla concertazione tra scuole, associazioni, reti del terzo settore, guide turistiche regionali, sono coordinate dalla nostra associazione con l’obiettivo di promuovere l’educazione alla salvaguardia e alla fruizione partecipativa e sostenibile del Bene Culturale, materiale e immateriale, quale strumento di relazioni sociali tra il territorio e la scuola come impresa sociale di comunità”.

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