Dall’Officina di cinema di Ponticelli al Trieste Film Festival!

Importante riconoscimento per l’Arci Movie e i suoi talenti

filmapCinque corti della scuderia FILMaP, l’officina di talenti sostenuta a Ponticelli dalla Fondazione Con il Sud, approdano al Trieste Film Festival, il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro orientale, giunto alla 28esima edizione, in programma fino al 28 gennaio.

I film - che verranno presentati oggi, 23 gennaio, in una sezione speciale - sono stati realizzati la scorsa estate durante la prima fase formativa del progetto FILMaP - centro di formazione e produzione cinematografica a Ponticelli - promosso da Arci Movie e realizzato con il sostegno di SIAE, Intesa San Paolo (fondo beneficenza), Fondazione con il Sud e SEDA Italy, con la direzione pedagogica di Leonardo Di Costanzo e il coordinamento di Antonella Di Nocera.

I corti selezionati sono rigorosamente made in Naples e a Partenope si sono ispirati, sono stati prodotti e ambientati. Si tratta di: “’A mazzamma” di Ennio Eduardo Donato, “Antonio degli scogli” di Alessandro Gattuso, “Cronopios” di Doriana Monaco, “La barca” di Luisa Izzo, “Un inferno” di Camilla Salvatore.

Il primo, “’A mazzamma”, racconta di Pasquale, parcheggiatore abusivo che sta scontando gli arresti domiciliari. Per due ore al giorno gli é consentito uscire di casa e lui usa questo tempo per tornare nella piazza dove lavorava e visitare il magazzino pieno di cianfrusaglie accumulate in una vita.

Nel secondo, “Antonio degli scogli” è un uomo che vive sugli scogli di Mergellina dove ha costruito un baracca in cui dorme. Ci vive da molti anni, fisicamente malandato, cerca di sopravvivere come può combattendo contro le condizioni avverse del tempo e del vivere quotidiano mantenendo una propria dignità di essere umano.

Il terzo, “Cronopios” di Doriana Monaco, è la ricostruzione di una serie di frammenti di vita, microstorie di solitudini specchiate e disincanto, tutte ambientate nel giardino del Molosiglio di Napoli.

Il quarto, “La barca”, è il racconto di una parte di Napoli, quella dell’Arenile Sermoneta, dove si lavora alle imbarcazioni in legno da varare per la stagione estiva. Umberto Ciuffetti lì è di casa: cliente assiduo, non manca giorno che non passi dal cantiere a controllare l’avanzamento dei lavori alla sua barca, ma nessuno sembra ascoltare le sue richieste e portare avanti i lavori. Le sue giornate trascorrono così, tra attesa e arrabbiature con il capo cantiere Pino, fino a che, ad un tratto, il motivo del suo attaccamento alla barca diventa chiaro.

Nell’ultimo, “Un inferno”, la scena si svolge in un piccolo studio di tatuaggi nella provincia di Napoli, all’apparenza un luogo come un altro, eppure nel più inaspettato dei posti si nasconde un microcosmo vivo. La pratica del tatuaggio diventa il mezzo per raccontare un aspetto di quella società: le chiacchiere e le confessioni fra il tatuatore e il suo cliente delineano il carattere di ciascuno dei personaggi e aiutano a raccontarne l’atmosfera. Affresco di un luogo autentico, con i suoi miti e le sue regole, e di un mestiere che tanto si presta a creare intimità e a sporcarsi col dolore, il sangue e le storie della gente.  Non è il primo riconoscimento per il lavoro svolto nella periferia est di Napoli dall’Arci Movie, che ha potuto volare alto grazie a questo progetto di cui Napoli Città Solidale ha raccontato tutte le fasi. Ricordiamo come FilMap veniva presentato ai suoi esordi da Antonella Di Nocera, presidente Parallelo 41 Produzioni ed ex assessore alla Cultura del Comune di Napoli: “Un progetto che mira a moltiplicare esponenzialmente le singole azioni messe in campo da Arci Movie nel corso degli anni, spesso come risposta emergenziale ai vuoti istituzionali, culturali, sociali, familiari in un territorio difficile come Ponticelli privo di centri di aggregazione culturali e sociali. Abbiamo voluto, come disse il regista Mario Martone, sentirci centro pur essendo periferia e dopo 25 anni possiamo dire di aver vinto la scommessa. È il sogno di una vita e di una squadra che ci ha sempre creduto”.

M. N.

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FILMaP: 4 film da produrre a Napoli insieme ai giovani

Bando di Selezione Atelier di Cinema del Reale

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