La Casa della Felicità

A Napoli la prima casa per bimbi soli affetti da patologie gravissime

casa di matteoAmore, calore, gioia. Condizioni essenziali nei primi mesi di vita e sempre. Ma alcuni bimbi affetti da patologie gravissime sono privi di cure materiali ed affettive poiché i genitori biologici li hanno abbandonati.

Per donare loro gioia e serenità nasce a Napoli la prima comunità socio-sanitaria del sud Italia per bambini e neonati soli con gravi malformazioni o tumori. E' la "Casa di Matteo" ideata e realizzata dalla Onlus A Ruota Libera grazie al sostegno di alcune fondazioni e tantissimi privati. 

Si chiuderà il 7 gennaio la corsa alla Solidarietà per finanziare la start up del progetto speciale “La casa di Matteo” che prevede la realizzazione di una casa per bimbi affetti da gravi patologie che necessitano non solo di cure particolari, ma soprattutto di amore familiare e di accompagnamento fino agli ultimi giorni di vita. La casa potrà ospitare fino a 7 bambini provenienti da qualsiasi parte d'Italia a partire da marzo prossimo, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione e di abbellimento del grande appartamento a via Piave, non lontano dall'ospedale Santo Bono.
Partito 4 mesi fa sulla piattaforma di Meridonare il crowdfunding ha superato l'obiettivo di 40 mila euro e ancora sono tanti i privati e le fondazioni che vogliono sostenere il progetto.
"Oggi si inaugura la nascita di una nuova fondazione "Enzo e Lia Giglio"- racconta il presidente di "A Ruota Libera" Luca Trapanese- ed il primo progetto che sosterranno è la Casa di Matteo. Abbiamo riscontrato una grande sensibilità nei confronti di un problema sociale che nella maggior parte d'Italia non trova risposte adeguate: c'è solo un'altra casa di accoglienza specializzata per bimbi gravemente malati a Como. Eppure tanti sono i bambini che nascono nei nostri ospedali e che, a causa di gravi malformazioni, disabilità o tumori, vengono lasciati alle cure dei medici perché nessuno può o vuole prendersene cura. Molti sono gli stranieri che, non avendo la cultura della prevenzione durante la gravidanza, partoriscono bambini malati e per impossibilità economica e sociale li lasciano negli ospedali. 
Spesso sono persone disagiate ad abbandonare i bambini, ma talvolta sono anche persone istruite e insospettabili lasciare il nascituro in ospedale. Ma ci sono anche storie positive di mamme che non vogliono abbandonare il bambino, tuttavia sono sole e non possono occuparsene, come nel caso di una ragazza di 16 anni che ha un bimbo con la spina bifida e il Tribunale ha affidato con il piccolo alla Casa di Tonia (n.d.r. struttura per mamme e figli in difficoltà con annessa ludoteca per bambini di strada che A Ruota Libera gestisce con il sostegno dell’Arcidiocesi di Napoli alle spalle dell’Orto Botanico)".

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Secondo dati ISTAT del 2014 i bambini con disabilità o forme tumorali fino a 6 anni di vita in Italia nati nel 2014 sono circa 2 milioni e 600 mila, di cui 290 mila con gravi difficoltà. In Campania non esistono strutture di accoglienza per bambini disabili medio e gravi e ogni anno si contano circa 100 nuovi minori alla ricerca di una famiglia che possa garantire loro affetto e sano sviluppo psicofisico. Di questi circa l’8% ha gravi disabilità o malformazioni o tumori.

La Casa è stata dedicata a Matteo, il nipote di una delle operatrici di "A Ruota Libera". Matteo è stato, nella sfortuna, un bimbo fortunato poiché ha trovato una famiglia che lo adottasse in tenera età. Dopo circa un anno dalla sua adozione, all’improvviso inizia a soffrire di forti mal di testa, e in seguito ad una serie di visite, si scopre che ha un terribile cancro. La missione di Matteo era di essere figlio, anche se per poco, e di diventare un esempio. I suoi genitori adottivi sono stati uno strumento, avevano il compito di accompagnarlo e di dargli affetto, una famiglia che lo avrebbe portato per mano nel suo nuovo mondo.
"Ai bambini che non hanno la fortuna di avere genitori come quelli di Matteo- continua Trapanese-  vogliamo dare gioia e serenità. Inizialmente avevamo pensato ad un progetto per bambini affetti da tumore, ma poi abbiamo allargato anche ai bambini affetti da altre gravissime patologie e malformazioni. La Casa di Matteo non va inteso come un luogo dove aspettare la morte, ma un luogo vivo, un nido magico, pieno d'amore e di attenzione per quelli che possono essere i primi e gli ultimi mesi di vita dei bimbi. Un lavoro difficile per gli operatori che necessita una grande forza psicologica. Ecco che nella Casa lavorerà personale altamente specializzato tra educatori, psicologi, infermieri. La struttura riconosciuta dalla Regione Campania sarà convenzionata con l'Ospedale Santo Bono e l'associazione Mass che si occupa di attività mediche. Verrà finanziata, come qualsiasi casa di accoglienza per minori, grazie alle diarie dei bambini, ma un sostegno esterno è sempre necessario, non solo in termini economici. Il nostro sogno è che attorno alla Casa di Matteo nasca una comunità allargata di volontari tra nonni, genitori, zii che vogliano donare un po’ del loro tempo e del loro amore ai bambini malati".

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L'attenzione di A Ruota Libera Onlus per le persone con disabilità è oramai quasi decennale: l'associazione nasce a Napoli nel 2007 per offrire a persone disabili, in età post scolare, l’opportunità di socializzare, di coltivare i propri talenti e di integrarsi nella comunità e svolge attività per ragazzi attraverso molteplici laboratori ludici, artistici e ricreativi e di autonomia.

Tra i progetti più ambiziosi e innovativi di A Ruota Libera c'è la comunità residenziale per ragazzi disabili adulti senza genitori o con genitori anziani aperta a settembre scorso a Marzano Appio in provincia di Caserta nell'area di Roccamonfina dove quattro ragazzi svolgono un percorso di indipendenza e personale e di integrazione sociale nella comunità locale lavorando in un bar e in una fattoria didattica accompagnati da operatori specializzati. Il progetto viene sostenuto grazie alle pensioni sociali dei ragazzi e ad un piccolo contributo delle famiglie. E ci sono altri 40 ragazzi con disabilità che stanno realizzando dei percorsi di allontanamento della famiglia nei week-end e che saranno inseriti in altre due case famiglia presto aperte sempre nell'area di Roccamonfina.
"Il nostro progetto nasce prima della legge sul "dopo di noi"- spiega il presidente di A Ruota Libera-, non vogliamo aspettare che i genitori muoiano, è giusto che qualsiasi ragazzo diventi indipendente dalla famiglia dopo una certa età. E' più naturale anche per un ragazzo con disabilità rendersi autonomo quando i genitori sono in vita piuttosto che dopo".  

Intanto prosegue il successo dei laboratori gratuiti sugli antichi mestieri napoletani per persone disagiate attivati da A Ruota Libera grazie al sostegno della Fondazione del Pio Monte della Misericordia nella "Casa delle arti e dei mestieri" che attualmente accoglie 60 adulti dai 16 ai 40 anni e la scuola di eccellenza sulle maestranze teatrali per 20 bambini. 

Info: Per sostenere i progetti di A Ruota Libera si può andare sul sito www.aruotaliberaonlus.org

o farlo attraverso il 5x1000 con il codice fiscale 95089860639.

AdG