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Mercoledì 24 Aprile 2024




"Laboratorio di artigianato, tradizioni e creatività"

Al Rione Sanità nasce un presidio di arte e cultura

 DSC4313Parte nel Rione Sanità il laboratorio di artigianato, tradizioni e creatività. Il progetto dell’associazione Napoli inVita sostenuto con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese in collaborazione con Delirio Creativo, Crescere Insieme Onlus e Miradois Onlus, vuole promuovere lo sviluppo socio culturale del quartiere.

Promuovere lo sviluppo socio culturale del Rione Sanità e delle zone limitrofe creando un’occasione di impegno creativo rivolta soprattutto ai giovani ed ai minori in condizioni socio culturali deprivate. Vuole rappresentare un’alternativa alla strada impegnando il tempo dei più piccoli in modo fattivo. Questo l’obiettivo primario del “Laboratorio di artigianato, tradizioni e creatività” realizzato dall'associazione “Napoli inVita - Persone Idee Opere per lo sviluppo sociale della Città" sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese in collaborazione con “Delirio Creativo”, “Crescere Insieme Onlus” e “Miradois Onlus”.
I laboratori si svolgeranno nella sede dell’associazione no profit “Crescere Insieme” a piazzetta San Vincenzo alla Sanità, 25 nei locali dell’ex Convento dell’Immacolata e S. Vincenzo.
L’associazione Crescere Insieme ONLUS
, da circa trent’anni, si occupa dell’accoglienza e del recupero delle persone affette da varie forme di dipendenza nonché dell’offerta di servizi socio educativi rivolti, tra l’altro, a minori, portatori di handicap ed extra comunitari. Nell’ambito delle iniziative di recupero da tempo è stato inserito un laboratorio per insegnare alle persone ospitate che lo desiderino attività artigianali di lavorazione della ceramica e della terracotta.
"Il nostro sarà un laboratorio folk, cioè "popolare" – spiega Luigi Mingrone, presidente di “Napoli inVita” - siamo infatti convinti che la cultura, quella vera, nasce dal popolo ed al popolo deve ritornare. Crediamo, infatti, che solo partendo da queste basi riusciremo a raggiungere gli obiettivi più specifici che ci siamo prefissi: contribuire allo sviluppo socio culturale del Rione Sanità offrendo ai giovani un'occasione di impegno creativo, come alternativa alla strada per occupare il proprio tempo in modo più proficuo, e ri-scoprire le tradizioni napoletane ed il valore che le stesse possono avere per il sano e maturo sviluppo delle nuove generazioni".
Con l’allestimento del “Laboratorio” ci si prefigge, inoltre, un obiettivo “identitario”, in quanto il “Laboratorio” stesso è pensato come un luogo dove si insegna e si impara a fare sotto il comune denominatore della creatività e della tecnicità, con particolare attenzione alle tradizioni popolari napoletane ed al valore che possono rappresentare nello sviluppo dell'identità delle nuove generazioni. Per i ragazzi in età da scuola d’obbligo il laboratorio costituirà una forma di impegno “doposcuola” mentre, per i ragazzi più grandi, potrà essere anche occasione per iniziare ad imparare un lavoro.
Il Laboratorio mette gratuitamente a disposizione dei ragazzi 3 tutor per le attività artigianali e 3 tutor per le attività teatrali. Le attività si svolgeranno nelle ore pomeridiane, da ottobre 2016 a maggio 2017. Ogni tutor sarà a disposizione del gruppo di ragazzi che seguirà per almeno 2/3 ore alla settimana, in giornate prestabilite.
Il laboratorio di Artigianato si compone di due laboratori:
Il laboratorio di ceramica. 
 L’antica tradizione dei pastori in ceramica sarà insegnata a tutti i partecipanti, seguiti da Mario Vitrone e dagli artigiani della comunità “Crescere Insieme”. I personaggi tradizionali del presepe napoletano saranno riprodotti a partire dalla materia prima, l’argilla. I partecipanti avranno l’occasione di conoscere questo antico mestiere imparando al contempo, attraverso la scoperta dei personaggi del presepe, la vita sociale del passato.
Il laboratorio di produzioni editoriali. Un vanto del passato partenopeo erano le botteghe di stampa e legatoria. Una produzione che ancora oggi resiste in alcuni punti della città. Con questo laboratorio i partecipanti impareranno l’arte dell’editoria seguiti da Francesca Liguori, un architetto che con questa passione ha iniziato anni fa ad auto produrre piccoli libri fino al suo ultimo progetto svolto per Riccardo Dalisi. Una disciplina al tempo stesso creativa e rigorosa.
Il laboratorio teatrale sarà a cura del Delirio Creativo, il gruppo artistico diretto da Raffaele Bruno e scelto da Stefano Benni per i suoi seminari. Oltre a Raffaele Bruno (o’mastefest’) ci sono le preziose compagne di viaggio Federica Palo (docente di regia, dizione e storia del teatro) Martina Coppeto (docente di teatro-danza) Silvia Romano (docente di canto). Delirio Creativo è un rito teatrale di creazione e improvvisazione collettiva che coinvolge appassionati di teatro, musicisti, attori, curiosi, e in generale chiunque voglia lasciar andare ritrosie e timori a favore dell’immaginazione, della fantasia e della passione. Il rito diventa una pratica spirituale per l’animo, con cui sperimentare un profondo senso di libertà, uno spazio neutro dove muoversi in totale serenità e senza più le costrizioni del nostro quotidiano. Il rito non è solo libertà di espressione, ma è anche uno strumento per avvicinarsi alla tecnica attoriale. Durante le sessioni di Delirio Creativo i ragazzi imparano in maniera completamente naturale ad usare correttamente la voce, gestire lo spazio scenico, interagire con gli oggetti, costruire un personaggio, lavorare sul testo, improvvisare. "Nel 2015 Delirio Creativo- racconta l'insegnante Federica Palo-, in maniera volontaria, ha iniziato a svolgere un Laboratorio presso Crescere Insieme per offrire ai giovani che frequentano questa Comunità la possibilità di riflettere su se stessi e di preservare la loro innocenza, allontanandosi dai modelli negativi che hanno spesso occasione di frequentare. Con la sua partecipazione al Laboratorio Delirio Creativo vuole continuare l’esperienza iniziata con Crescere Insieme nella convinzione che l’incontro con il teatro possa aiutare i destinatari del Laboratorio a rivolgere lo sguardo lontano da tutti i “cattivi maestri” ed a rivolgersi nel luogo dove è custodito il “germe della liberazione”, ossia dentro se stessi".
Durante il percorso gli attori Alessandro Bolide, Cristina Donadio e Gigi Savoia terranno workshop per gli allievi del laboratorio.
La fototeca popolare. Il progetto, diretto da Lucio Criscuolo, si realizza attraverso la raccolta delle foto di famiglia e personali quindi attraverso la loro catalogazione con relativa digitalizzazione. La fonoteca è un percorso di ricerca che vede la partecipazione degli allievi delle scuole presenti sul territorio, delle famiglie e delle istituzioni scolastiche; attiva anche un processo intergenerazionale tra padre/madre e figlio/a, tra nipote e nonno/a; appartiene alle giovani generazioni che mediante le istituzioni scolastiche, partecipano alla ricerca, all'elaborazione e all' analisi critica del materiale raccolto; è il luogo dove lo studioso trova il suo mondo e lo esplora con un viaggio all’indietro nel tempo - così l’urbanista, l’antropologo, il sociologo, il costumista e lo storico ritrovano ricchezze altrimenti disperse.

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